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Calcio e coronavirus: quale futuro per i titoli di Juventus, Roma e Lazio

Secondo gli esperti di Marzotto SIM, le quotazioni attuali di Juve, Roma e Lazio possono essere interessanti. A patto che campionati e coppe vengano completati

di Antonio Cardarelli 25 Marzo 2020 15:01
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Il rinvio dell’Olimpiade di Tokyo è solo l’ultimo colpo assestato dal coronavirus al mondo dello sport. Il calcio, come altre discipline, sta pagando un prezzo altissimo con campionati e tornei continentali ormai sospesi in tutto il mondo. Ma quali saranno le conseguenze dell’epidemia di Covid-19 sui titoli di Juventus, Lazio e Roma?

SCENARI PER LE ITALIANE QUOTATE


Marzotto SIM ha provato a rispondere a questa domanda analizzando i possibili scenari per le tre squadre italiane quotate in Borsa e procedendo a un confronto con altre squadre europee quotate. Il calo del valore dei titoli è sotto gli occhi di tutti: basta osservare un semplice grafico per rendersi conto che le squadre italiane ed europee quotate hanno perso circa il 50% in poche settimane.

CESSIONE A FRIEDKIN IN PAUSA


L’ultima grande transazione che ha riguardato una squadra di calcio, fanno notare gli esperti di Marzotto SIM, è stata la cessione dell’Arsenal nel 2018, valutata in proporzione il doppio del valore odierno della Juventus. Uno degli effetti immediati del coronavirus, per esempio, è stato il rallentamento della trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma.

I RISCHI PER I CLUB


Gli analisti di Marzotto SIM elencano una serie di variabili da monitorare per valutare le prospettive dei club italiani. Tra queste il “valore prospettico” che “rimane elevato” a patto che nei prossimi mesi si possa tornare a un contesto normalizzato. Ovviamente da valutare la sospensione di campionati e coppe e la certezza che nel secondo semestre (le società calcistiche chiudono i bilanci a giugno) ci saranno meno introiti. Infine, il rischio di non ricevere i pagamenti pattuiti da sponsor e tv, evenienza da valutare caso per caso.

POSSIBILITÀ DI CONTESE LEGALI


Secondo gli esperti di Marzotto SIM, se la sospensione di campionati e coppe rimarrà temporanea “le principali società calcistiche sono molto sottovalutate su qualsiasi parametro specifico dell’industria”. In caso di mancata conclusione delle competizioni, invece, sorgerebbero possibili cause legali con sponsor e pay tv che potrebbe “giustificare il calo delle società quotate” in attesa di avere maggiori elementi di analisi.

ROMA


Infine gli esperti entrano nel merito dei tre titoli analizzati. “La Roma ha sicuramente un brand importante, riconosciuto a livello globale. Il nuovo proprietario dovrà affrontare anche la questione stadio, che a nostro avviso da ora in poi sarà molto più facile da ottenere, perché la città ha bisogno di investimenti per ripartire. Il multiplo della transazione (1,44x) è sensibilmente inferiore a quello dell’Arsenal (4x) ma il nostro campionato è meno appetibile della Premier League”, spiegano gli esperti.

LAZIO


“Benché tra le italiane quotate è quella con meno tifosi – si legge nell’analisi – la Lazio è probabilmente la più sottovalutata anche con i dovuti aggiustamenti”. Secondo gli esperti “la società tratta molto sotto il valore della rosa e dell’impresa calcolato da KPMG” anche se “al momento è solo una storia di sottovalutazione perché manca un eventuale appeal speculativo”.


JUVENTUS


Infine la Juventus, che può contare su “un azionista di controllo molto consistente e presente in passato anche nei momenti di difficoltà”. Apparentemente non sembrerebbe un titolo così sottovalutato “ma il suo punto di riferimento tra le quotate è il Manchester United, rispetto al quale è sensibilmente a sconto”.

Juventus esclusa dall’indice Ftse Mib, al suo posto entra Mediolanum


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TITOLI SOTTOVALUTATI, A PATTO CHE RIPARTA IL CAMPIONATO


“Concludendo – spiegano gli esperti di Marzotto SIM - il calcio e lo sport generale che negli Stati Uniti sono investimenti estremamente richiesti (praticamente non c’è più niente di quotato), in Europa hanno faticato molto negli anni per essere considerate industrie investibili dagli investitori. Proprio nella fase in cui l’M&A stava diventando molto rilevante per l’industria calcistica europea, il coronavirus ha riportato le società quotate su multipli fino a pochi mesi fa assolutamente impensabili. In caso i campionati dovessero riprendere, siamo convinti che le valutazioni risalirebbero rapidamente. Viceversa, si verrebbe a creare un contesto negativo per le società le cui valutazioni sarebbero da rivedere completamente”.
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