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Idee di investimento - Azioni - 10 febbraio 2020

Con il coronavirus soffrono i settori viaggi e entertainment ma i mercati emergenti sembrano pronti a ripartire, con l’India in pole position. Intanto il futuro è sempre più nelle mani e nelle scelte della classe media asiatica

di Leo Campagna 10 Febbraio 2020 09:32

CORONAVIRUS, IMPATTI SULLE AGENZIE DI VIAGGIO E SULL’ENTERTAINMENT


Mentre la comunità scientifica internazionale sta cercando di limitare la diffusione dell’epidemia del coronavirus cinese, le aziende e gli investitori cominciano a quantificare il possibile impatto sul business e sui mercati finanziari. Gli esperti di ClearBridge Investments, affiliata Legg Mason, nell’articolo “Coronavirus: colpiti viaggi e hi tech, ma nessuna recessione in vista” hanno analizzato le conseguenze sui mercati. A Wuhan, la città focolaio del virus, operano molte grandi società cinesi nel campo dei semiconduttori e un eventuale blocco della produzione potrebbe avere implicazioni negative su una serie di aziende della filiera hi tech internazionale come Applied Materials, ASML, Lam Research, TE Connectivity. Per contro potrebbe avere dei benefici chi produce memorie Nand, grazie a una riduzione dell’offerta sul mercato. Con la chiusura precauzionale di alcuni centri commerciali e la minor circolazione di persone nelle strade della Cina si è indebolita la domanda dei consumatori. È vero che i titoli del settore internet e media appaiono meno vulnerabili all’andamento cinese, ma il calo degli spostamenti oltreconfine da parte dei turisti cinesi – che nel 2019 hanno contabilizzato circa 160 milioni di viaggi all’estero internazionali – potrebbe invece causare contraccolpi di una certa entità, per le agenzie di viaggi online come Expedia e Booking Holdings.

UNA ASSET ALLOCATION GUIDATA DALLA CRESCITA


Resta il fatto che stiamo vivendo in un contesto di mercato in cui il reddito fisso offre ritorni molto bassi o prossimi allo zero mentre le azioni, soprattutto statunitensi, continuano a registrare nuovi record. Sheila Patel, chairman di Goldman Sachs Asset Management (GSAM) nell’articolo “La stabilità della crescita favorisce gli investimenti azionari” sottolinea che a guidare le decisioni di asset allocation, in particolare nell’azionario, deve essere la crescita, puntando in particolare su titoli in grado di garantire una crescita sostenibile e duratura. Tra le aree geografiche, secondo Patel, gli Stati Uniti sono caratterizzati da un ritmo di crescita che giustifica l’andamento positivo di Wall Street, con opportunità di investimento legate all’economia anche nell’area dei mercati emergenti e in Giappone.

L’INDIA SEMBRA PRONTA A RIPARTIRE


Anche Matthew Benkendorf, cio boutique Quality Growth di Vontobel Asset Management, guarda con attenzione ai paesi in via di sviluppo. “Nei mercati emergenti, nei quali ci aspettiamo una volatilità in aumento, è meglio non ricercare il market timing giusto: vale invece la pena posizionarsi sulle migliori istituzioni e lasciare che la crescita a lungo termine guidi la performance” è il consiglio che si sente di dare Benkendorf nell’articolo “Mercati emergenti, l’economia indiana pronta a ripartire”. L’incertezza causata dall’evoluzione della guerra commerciale ha frenato l’espansione economica a livello globale. Ma si tratta di impatti di breve termine mentre le aziende del Sudest asiatico continuano a mostrare benefici a lungo termine per la semplice ragione che prosegue senza interruzione il processo di migrazione nella regione della produzione di fascia bassa, come il tessile, l’elettronica, l’auto e i ricambi auto. Restando in Asia, Benkendorf analizza più in particolare l’India che, dopo una stabilizzazione, dovrebbe mostrare una accelerazione della crescita. La Reserve Bank of India ha affrontato le insolvenze delle società finanziarie non bancarie che hanno provocato problemi strutturali nel settore finanziario rallentando in modo significativo la crescita del Paese. Ma ora sembra essere riuscita a gestire la crisi interna evitando il contagio e gettando le basi per il rilancio dell’economia.

LE DINAMICHE DEMOGRAFICHE SPINGONO I PAESI EMERGENTI


Se l’economia indiana riaccelera, ne beneficerà la classe media asiatica. Entro i prossimi 10 anni la classe media includerà in tutto il mondo circa cinque miliardi di persone, per la gran parte collocate in Estremo Oriente e Asia del Sud. “Secondo i ricercatori dell’Ispi il 65% (pari a 35 mila miliardi di dollari) dei consumi mondiali di beni e servizi è stato generato dalla classe media globale: nel 2030 questa voce dovrebbe salire a 63 mila miliardi di dollari”, fa sapere nell’articolo Mercati, il futuro dipende dalla classe media asiatica Carlo Benetti, market specialist di GAM (Italia) Sgr. Non sorprende che si sia già scatenata la caccia ai cosiddetti Henry (HighEarners-Not–Rich-Yet), persone dai redditi elevati ma non ancora ricche. Vi rientrano coloro con redditi compresi tra i 100mila e i 250mila dollari e patrimoni finanziari inferiori a un milione di dollari. E che prediligono gli strumenti digitali, preferiscono la rapidità degli acquisti online e mostrano una certa inclinazione ai consumi . Un target decisamente appetibile che vede le griffe del lusso e le aziende di alta gamma cercarne la fidelizzazione. Le leve utilizzate sono, da un lato, la fedeltà alla qualità, alla tradizione e all’autenticità, e, dall’altra, lo sviluppo di sistemi all’avanguardia per gli acquisti on-line, la presenza sulle piattaforme social network, e anche buone pratiche di sostenibilità ambientale.

EUROPA, OPPORTUNITÀ ALLETTANTI OFFERTE DA IMPRESE RIVOLUZIONARIE


Questo non vuol dire che in Europa non possano esserci opportunità di investimento. Philip Dicken, responsabile azionario Europa di Columbia Threadneedle Investments, vede infatti in un’Europa che continua a crescere, anche se più lentamente del previsto, un futuro che promette anche “opportunità allettanti”, come quelle offerte dalle imprese rivoluzionarie o dai nuovi modelli operativi che stanno scalzando la vecchia guardia. L’esperto osserva che i gusti dei consumatori evolvono di continuo, per cui le aziende in grado di indovinarne i desideri e renderne la vita più facile godono di un vantaggio. Dicken, nell’articolo Azioni, Just Eat e Takeaway.com: caccia all’Europa che sa innovare, fa l’esempio dei servizi online di consegna pasti a domicilio, come Just Eat e Takeaway.com, che tendono ad affermarsi come attori dominanti perché il monopolio giova sia ai ristoranti che ai consumatori,. Ma anche Avanza, un operatore svedese online che ha avuto una crescita molto rapida semplificando la procedura per la creazione di account a un processo di soli tre minuti, e Philips Healthcare, che offre soluzioni d’avanguardia come nella terapia intensiva, in grado di monitorare i pazienti e far scattare immediatamente l’allarme in caso di necessità.
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