Ancora problemi per
Ring, la società di
Amazon che produce videocitofoni e dispositivi per la videosorveglianza. Secondo un rapporto dell’organizzazione che tutela i diritti digitali
Electronic Frontier Foundation (EFF), la società raccoglierebbe in maniera fraudolenta i
dati degli utenti, cedendoli poi a cinque società americane.
COINVOLTE FACEBOOK E GOOGLE
La
privacy al centro dello scandalo. Sempre secondo il rapporto dell’EFF,
Ring cederebbe i dati dei clienti a società americane come
Facebook e
Google. A scatenare le polemiche, sarebbe l’
app che gestisce il funzionamento dei videocitofoni, campanelli e telecamere di sicurezza.
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L’APP DELLE POLEMICHE
Sempre secondo il
rapporto EFF, l’app raccoglierebbe i
dati degli utenti per poi inviarli a società terze. Si tratterebbe di dati sensibili, come l’
indirizzo IP e tutti i dati rilevati dai sensori dello smartphone. Non è certo la prima volta che la
privacy crea problemi a Ring. La società, fondata nel 2013 da Jamie Siminoff, è stata acquistata nel 2018 da
Amazon. Ring è conosciuta per i
videocitofoni e per i campanelli smart e connessi, in grado di riprendere cosa accade fuori casa, per poi mostrarlo sullo schermo dello
smartphone. Con tutti i rischi del caso per la tutela della privacy.