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“Volatilità sui mercati nel 2020, servono pazienza e nervi saldi”

La media degli analisti si aspetta una performance azionaria modesta per il 2020, esattamente come nel 2018. I presupposti attuali sono però diversi, grazie alla ripresa economica ed al supporto delle banche centrali, spiegano gli esperti di Zest

di Redazione 15 Gennaio 2020 16:05

Anche dopo un 2019 che ha visto gli indici di Borsa registrare rialzi consistenti, i mercati azionari restano, secondo Alberto Conca CIO di Zest SA, l’asset class preferita. Le ragioni? Evidenziano valutazioni relative più interessanti rispetto al mercato obbligazionario e, inoltre, possono beneficiare dei flussi di cassa generati dalle aziende, in particolare durante una fase di accelerazione del ciclo globale. “Le elevate valutazioni potranno rendere il 2020 un anno volatile, in cui saranno richiesti pazienza e nervi saldi” tiene però a precisare Conca.

I DUE FATTORI DI SUPPORTO AL MERCATO AZIONARIO


A supporto dei mercati azionari concorrono due fattori. Il primo è legato alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti che potrebbe vedere il presidente Trump rieletto, magari sulla scia del raggiungimento di un accordo con la Cina, anche se imperfetto. “Nel grafico sotto è tratteggiato l’andamento dell’indice Dow Jones Industrial durante lo scorso ciclo elettorale. Si nota come, dopo una fase iniziale di incertezza (caratterizzata da un mercato volatile e senza direzione), segua un trend di rialzo all’avvicinarsi delle elezioni”” spiega Conca.


RIPRESA ECONOMICA FAVORITA DALLE BANCHE CENTRALI


Il secondo fattore di supporto ai mercati è da attribuire al generale miglioramento dell’economia globale. Dopo 18 mesi di rallentamento senza (quasi) soluzione di continuità dovrebbero registrarsi i primi segnali di una risalita già a partire dal primo trimestre di quest’anno, grazie anche alle politiche monetarie espansive rimesse in campo dalla Bce, dalla Federal Reserve e da molte altre banche centrali.

MA LE VALUTAZIONI NON SONO A BUON MERCATO


Per contro, occorre tener conto che le valutazioni dei mercati azionari non sono certo a buon mercato, come si vede nel grafico sottostante. “È probabile che con la ripresa economica sopraggiungano revisioni positive per la crescita dei profitti aziendali. Un fenomeno che dovrebbe mitigare l’effetto multiplo ‘alto’ di mercato, ma, a nostro avviso, non sarà comunque sufficiente a permettere una crescita sostenuta dei corsi azionari per via delle valutazioni” argomenta Conca.


ATTENZIONE ALLE TENSIONI GEOPOLITICHE


Le aspettative di performance azionarie modeste per l’anno in corso sono condivise dalla media degli analisti (vedi grafico sotto), esattamente come nel 2018 quando la guerra commerciale tra Washington e Pechino ha raggiunto il suo picco. “I presupposti attuali sono però diversi, grazie alla ripresa economica ed al supporto delle banche centrali mentre il fattore d’incertezza in queste settimane è da ricercarsi nelle tensioni geopolitiche, in particolar quelle tra USA ed Iran, che potrebbe aprire scenari ancora più incerti” conclude Conca.

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