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Il 2020 per AllianzGI sarà l’anno della gestione attiva

AllianzGI consiglia una temporanea sovraesposizione all’azionario, per cavalcare il rally di fine anno. Ma poi servirà una navigazione attenta a molti fattori, con opportuni aggiustamenti tattici che solo una gestione attiva può garantire

di Redazione 9 Dicembre 2019 14:00
financialounge -  Allianz GI gestione attiva

Di qui a fine anno sembra prevalere il rally iniziato in autunno, il che consiglia una temporanea sovraesposizione sull’azionario ma anche prontezza ad eventuali aggiustamenti tattici. Poi arriva un 2020 che può essere definito “l’anno delle “decisioni”, in primo luogo sui futuri sviluppi economici, per vedere se si verificherà una stabilizzazione, un’accelerazione o un ulteriore rallentamento, e poi sul fronte monetario, per capire se dobbiamo attenderci tassi ancora più bassi e liquidità ancor più a buon mercato. Senza trascurare le incertezze che continuano a gravare sull’ambito geopolitico, dagli interrogativi sulla possibilità di una rielezione di Trump verrà rieletto fino alle evoluzioni del conflitto commerciale globale e al finale, se ci sarà, del tormentone Brexit che va in scena da tre anni e mezzo.

LA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA CONTINUERÀ A FAVORIRE I MERCATI AZIONARI


Partendo da queste premesse, Allianz Global Investors, nell’outlook mensile a cura di Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research della casa d’investimento, mantiene un cauto ottimismo, stimando nel prossimo anno una crescita economica globale probabilmente inferiore al potenziale, in uno scenario in cui al rallentamento negli USA si aggiungerà il rischio di ripercussioni negative più gravi del conflitto sino-americano sull’economia. Secondo l’outlook di AllianzGI, la politica monetaria espansiva dovrebbe rivelarsi complessivamente favorevole per i mercati azionari, o quantomeno negli USA, dove la Federal Reserve ha preso posizione e monitora attentamente l’andamento dell’economia. La situazione è diversa nell’Unione Europea, dove invece un ulteriore intervento sui tassi rappresenterebbe solo una sorpresa negativa.

LA BCE RICONOSCE GLI EFFETTI INDESIDERATI DEI TASSI NEGATIVI MA DURERANNO ANCORA


Infatti, osserva Naumer, di recente la Banca Centrale Europea ha enfatizzato – o meglio: riconosciuto per la prima volta – gli effetti collaterali indesiderati delle politiche dei tassi negativi, ribadendo la necessità di interventi sul fronte fiscale. In ogni caso, la liquidità disponibile è abbondante, mentre invece la propensione a consumare o investire di più risulta ancora scarsa, osserva l’esperto citando le parole dell’ex ministro delle finanze tedesco Karl Schiller secondo cui “Puoi portare un cavallo all'acqua, ma non puoi costringerlo a bere”. Quindi dovremo fare ancora i conti con tassi negativi, mentre il contesto geopolitico alimenta l’incertezza, rendendo così probabilmente inevitabile un aumento della volatilità.

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SOLO LA GESTIONE ATTIVA CONSENTE LA SELEZIONE E LA ROTAZIONE NECESSARIE


Per questo, sottolinea l’outlook di AllianzGI, “la gestione attiva risulta la scelta vincente”. A fronte di rendimenti del mercato che con ogni probabilità saranno modesti, e di tassi negativi che continuano a erodere il patrimonio degli investitori, occorrerà fare affidamento sull’alpha, sia a livello di selezione dei singoli titoli, sia di rotazione tra le varie asset class. Al contempo, secondo l’esperto di AllianzGI, sembra che i mercati stiano nuovamente adottando un atteggiamento “risk on/risk off, che prevede cioè l’alternarsi delle fasi di propensione e avversione al rischio, con una minore correlazione tra le asset class, come spesso avveniva in passato, e un approccio “swap and change” sempre più diffuso.

IDEALI LE STRATEGIE MULTI-ASSET, MAGARI ANCHE CON L’AIUTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


In questo contesto, secondo AllianzGI, le soluzioni multi asset potrebbero rappresentare la strategia ideale, magari prendendo in considerazione anche un tema di carattere strutturale, come l’intelligenza artificiale. Inoltre si avvicina la stagione di distribuzione dei dividendi è sempre più vicina, che ancora una volta potrebbe fungere da “airbag”, secondo l’oulook.
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