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crisi di governo

Effetto Rousseau sui mercati: Milano locomotiva d'Europa

Grazie al via libera al Governo sulla piattaforma Rousseau, Milano parte meglio del resto d’Europa e lo spread Btp/Bund continua a scendere. Ma sullo sfondo restano le incertezze globali, dalla Brexit al rischio recessione

di Redazione 4 Settembre 2019 10:11

Partenza in rally per azioni italiane e Btp sull’onda del via libera della piattaforma Rousseau al nuovo governo M5S-PD guidato da Giuspeppe Conte, ma nessuno strappo euforico. Banche in buona evidenza, perché uno spread in calo in area 150 punti base è sicuramente una buona notizia per i requisiti di capitale, ma anche lusso e industriali. Ma è un rally al trotto, non certo al galoppo. Sullo sfondo restano tutte le incertezze che pesano sui mercati globali, dalla Brexit che forse riesce a evitare il no-deal, alla Guerra dei Dazi, fino ai timori di recessione rafforzati ieri dal dato negativo sull’attività manifatturiera americana che ha fatto fare uno scivolone a Wall Street. Nonostante questo, Asia e Europa si muovono in positivo con Hong Kong in evidenza sul calo delle tensioni politiche. Tra i fattori di supporto anche le attese per il nuovo colpo di Bazooka di Draghi atteso il 12 settembre e l’atteso nuovo ribasso dei tassi della Fed la settimana dopo.

L’INSOLITO RUOLO DI MILANO LOCOMOTIVA DEI MERCATI EUROPEI


In ogni caso la Borsa di Milano si gode l’insolito ruolo di fare da locomotiva al treno delle altre borse europee che trainate anche dal rialzo italiano hanno toccato alle prime battute i livelli più alti dal 2 agosto, prima che cominciasse la serie di temporali estivi con epicentro Wall Street, con lo STOXX 600 sopra il livello dei 380 punti. Aiutano anche le notizie da Londra, dove sembra che il Parlamento possa impedire in qualche modo che Boris Johnson porti la Gran Bretagna a un no-deal, mentre da Hong Kong arrivano indiscrezioni secondo cui la leader Carrie Lam potrebbe annunciare il ritiro formale e definitivo della contestata legge sull’estradizione in Cina. Il mercato legge nella risoluzione della crisi di governo italiana anche la possibilità di un atteggiamento più morbido e tollerante della nuova Europa a guida Ursula von der Leyen sui conti pubblici e sulla manovra, che sarà il primo banco di prova del nuovo governo.

La manna dei tassi Btp non va lasciata sulla carta


La manna dei tassi Btp non va lasciata sulla carta





I TIMORI SULL’ECONOMIA USA RUBANO LA SCENA ALLA GUERRA DEI DAZI


Sullo sfondo restano però molte nubi e incertezze, con gli interrogativi sulla tenuta dell’espansione dell’economia americana che stanno rubando la scena alla Guerra dei Dazi, che somiglia sempre più alle infinite e improduttive schermaglie di trincea tra francesi e tedeschi nella prima Guerra Mondiale sul fronte occidentale. Il mercato è in attesa con una certa apprensione di quello che farà, ma soprattutto di quello che dirà il capo della Fed Jay Powell il 18 settembre. Il consenso su un altro taglio in arrivo è ampio, e c’è chi si aspetta addirittura un mezzo punto. Ma sarebbe una buona o una cattiva notizia? Potrebbe essere letto come la rappresentazione di una Fed in ritardo nel ribasso dei tassi con l’economia che frena più del previsto, e in questo caso la reazione di Wall Street non sarebbe positiva. Soprattutto il mercato vuole capire le motivazioni della Fed e quale sarà la linea di qui a fine anno.
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