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Azioni, è il momento per un passo indietro “tattico”

Pur non ritenendo probabile una recessione nei prossimi 12 mesi, CANDRIAM ritiene opportuno, in questa fase, ridurre l’esposizione alle azioni

di Antonio Cardarelli 24 Luglio 2019 08:20

Alla luce delle performance dei principali mercati azionari, a partire da Wall Street, è giusto attendersi una correzione? A porsi la domanda è Nadège Dufossé, CFA, Head of Asset Allocation di CANDRIAM, che parte proprio dalla discrepanza tra i massimi toccati a luglio dall’S&P 500 e la prudenza mostrata nei sondaggi dagli investitori.

COSA DICONO I DATI ECONOMICI


Una prudenza, fa notare, Dufossé, “assolutamente in linea con i dati economici” visto che il rallentamento dell’industria globale si è rivelato molto più forte del previsto “e molti paesi presentano un Pmi manifatturiero in contrazione, sotto quota 50” a causa di tensioni commerciali, rallentamento cinese e shock di fiducia in diversi settori. Dunque, questa disconnessione tra fondamentali e prezzi di mercato è all’origine, oggi, “della sensazione di disagio degli investitori”.

RECESSIONE ANCORA LONTANA


Secondo CANDRIAM, visto anche l’andamento positivo della crescita del Pil mondiale, la possibilità di una recessione nei prossimi 12 mesi rimane contenuta. E in ogni caso si tratterebbe di un atterraggio morbido poiché “le banche centrali hanno reagito molto rapidamente”.

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IL NODO VALUTAZIONI


Viste queste premesse, le valutazioni degli asset rischiosi sono così preoccupanti? “I multipli di valutazione delle azioni sono aumentati dall'inizio del 2019, ma rimangono prossimi alla loro media di lungo termine – sottolinea Dufossé - Il calo dei titoli di Stato dall'inizio dell'anno ha reso le azioni sempre più attraenti in termini relativi”. Ne consegue che “gli investitori alla ricerca di rendimenti e performance devono continuare ad assumersi dei rischi”. Ciò tenendo nella giusta considerazione il contesto in cui si troveranno a operare gli investitori, fatto di tassi costantemente bassi, inflazione contenuta e banche centrali costantemente accomodanti.

PASSO INDIETRO SULLE AZIONI


"Tenuto conto delle molte buone notizie arrivate e del fatto che i mercati finanziari saranno meno resistenti alle notizie negative - spiega Dufossé - abbiamo deciso di ridurre la nostra esposizione alle azioni nel mese di luglio. Sebbene alcuni eccessi di mercato siano fonte di preoccupazione nel medio termine, riteniamo tuttavia che la ricerca di rendimenti in un contesto di bassa crescita dovrebbe incoraggiare gli investitori verso un ritorno alle azioni e ad altre asset class rischiose, cosa che faremo anche noi quando l'accoppiata rischio/rendimento sarà più interessante".
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