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Banca centrale Usa

Banche Usa, via libera Fed ad alti dividendi e buyback

Buona notizia per i titoli dei 18 big del credito americani che potranno premiare gli azionisti con buyback e dividendi più alti, grazie alla promozione anche al secondo round degli stress test della Banca centrale

di Redazione 28 Giugno 2019 11:34

Big bancari a stelle a strisce in salute, con le carte in regola per aumentare i dividendi anche oltre il 100% degli utili attesi e lanciare buyback, che di solito sono molto apprezzati dagli investitori perchè fanno salire quasi automaticamente gli utili per azione, i famosi Eps, che sono tra i numeri più guardati quando escono le trimestrali. La Federal Reserve infatti ha comunicato che le prime 18 banche attive negli States, incluse le europee Deutsche Bank e Credit Suisse, hanno superato anche il secondo round degli stress test cui vengono sottoposte a norma del Dodd-Frank Act, introdotto nel 2010 dopo la Grande Crisi per evitare il fenomeno delle banche troppo grandi per fallire, too big to fail, come Lehman Brothers, assicurando che abbiano requisiti di capitale sufficienti per affrontare tempeste finanziarie ed economiche molto violente, come una recessione profonda.

BANCHE IN GRADO DI SOSTENERE UNO SCENARIO DA INCUBO


I test sono ormai al nono anno, e hanno mostrato un costante miglioramento dei requisiti quantitativi e qualitativi di solidità patrimoniale, e la promozione arrivata giovedì 27 a Wall Street chiusa dovrebbe aiutare i titoli bancari, che da inizio anno sono rimasti indietro nel rally che ha interessato molti altri comparti. A motivare gli investitori dovrebbero essere soprattutto le autorizzazioni della Fed a procedere con i buyback e con la distribuzione di dividendi anche in eccesso del totale degli utili attesi. I 18 big comprendono nomi come JPMorgan e Bank of America, ma anche le europee DB e Credit Suisse. Per quest’ultima la promozione è stata accompagnata da un richiamo relativo al business del trading, con la richiesta di migliorare i piani di capitale entro il termine di 4 mesi. Lo scenario avverso con cui le banche sono state chiamate a confrontarsi nei test comprendeva disoccupazione a due cifre, e un crollo del 50% dell’azionario americano. Una botta da $410 mld di perdite per le banche esaminate, che però si sono mostrate in grado di sostenerla.

ATTESA UNA SPINTA AI TITOLI BANCARI FINORA RIMASTI INDIETRO


Particolarmente positivo l’esito dei test per JPMorgan, autorizzata ad aumentare i buyback di $9 mld a $29,4 mld e portare a 90 cent da 80 il dividendo per azione. Anche Capital One potrà quasi raddoppiare I buyback a $2,2 mld, ma dovrà mantenere il dividendo a 40 cent. Promossa a pieni voti anche Wells Fargo, nonostante le restrizioni recentemente imposte proprio dalla Fed per le politiche aggressive di acquisizione di clienti degenerate in pratiche illecite. C'è anche Morgan Stanley tra le banche cui la Fed ha consentito di evitare tagli alla distribuzione di dividendi; l'istituto potrà inoltre aumentare il totale di dividendi e buyback a $8,2 mld da $6,8 mld, mentre Goldman potrà aumentare il ritorno agli azionisti nel corso del prossimo anno a $8,8 mld da $6,3 mld, compreso un dividendo portato a $1,25 da 85 cent, ai massimi di sempre. Ora gli analisti si aspettano una spinta ai titoli bancari di Wall Street, penalizzati quest’anno dalla direzione al ribasso presa dai tassi della Fed e dai timori di rallentamento economico. Da inizio anno l’indice KBW Bank è in rialzo del 12% contro il +16,7% messo a segno dallo S&P 500.
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