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ESG

Investimenti e integrazioni ESG, la ‘case history’ del Sudafrica

Grazie al mix dell’analisi rigorosa dei fondamentali e dei rischi e delle integrazioni dei principi ESG, l’esposizione di PIMCO nel debito del Sudafrica è stata ottimizzata dal 2015 al 2017.

14 Agosto 2018 17:00

Oltre all'analisi rigorosa dei fondamentali e degli altri fattori di rischio, il focus ESG (ambientali, sociali e di governance) a livello nazionale è fondamentale per ottenere un quadro più nitido degli sviluppi che potrebbero esserci nel breve e medio termine, per individuare i rischi specifici per singolo paese, per condividere un dialogo attivo con funzionari pubblici e dirigenti aziendali e per valutare quale sia l’effettivo raggiungimento degli obiettivi ESG da parte dell’esecutivo.

LA ‘CASE HISTORY’ DEL SUDAFRICA


Ne è convinta Lupin Rahman, executive vice president e global head of sovereign credit di PIMCO, che, a tale proposito, segnala la ‘case history’ del Sudafrica. Infatti, rivela l’esperto, gli sviluppi politici in Sudafrica nel 2015-2017 evidenziano come l'integrazione dei fattori ESG nell'analisi tradizionale del credito sovrano e l'impegno tempestivo possano potenzialmente migliorare le valutazioni del rischio e proteggere i portafogli da grossi rischi al ribasso.

NEL 2015 ACCUSE DI CORRUZIONEAL JACOB ZUMA


Ma procediamo con ordine. A luglio 2015 hanno cominciato a circolare le prime indiscrezioni circa le accuse di corruzione nei confronti dell'ex presidente sudafricano Jacob Zuma. “Nel momento in cui le accuse sono emerse, abbiamo immediatamente avviato una rivalutazione dei rischi politici e di governance del Sud Africa, e un nostro team di esperti ha compiuto un viaggio di due diligence nel paese. L'obiettivo era comprendere l'impatto economico e istituzionale e le conseguenze sociali dello scandalo” puntualizza Lupin Rahman.

DOWNGRADE INTERNO DI PIMCO


Dopo approfondite discussioni con il governo sudafricano e un'analisi dettagliata della situazione nel suo insieme, PIMCO ha deciso di declassare il proprio rating interno del Sudafrica diversi trimestri prima che le principali agenzie di rating lo facessero. “Il peso degli indicatori di governance all'interno dei nostri rating sovrani, la nostra valutazione dell'impatto delle istituzioni più deboli sulla crescita economica e sull'onere del debito del paese e il nostro continuo dialogo con alti funzionari governativi hanno determinato la nostra decisione per il downgrade” spiega Lupin Rahman.

MENO SPAZIO AGLI ASSET SUDAFRICANI


La decisione di declassare il debito del Sudafrica ha portato PIMCO a rivalutare l’esposizione al rischio sovrano e quasi sovrano del paese riducendone il peso in portafoglio. “In virtù dell'integrazione dei fattori ESG nel nostro approccio standard per il rischio sovrano, siamo stati in grado di identificare tempestivamente i problemi e ridurre l'esposizione quando i mercati stavano ancora valutando uno scenario favorevole per il Sudafrica. Nel corso del tempo, a mano a mano che si conosceva l'estensione della corruzione, i mercati e le agenzie di rating hanno raggiunto la nostra valutazione” specifica Lupin Rahman.

PRUDENZA DOPO IL MIGLIORAMENTO MACROECONOMICO GLOBALE


Successivamente, con il miglioramento delle condizioni macroeconomiche globali, i mercati hanno iniziato a riprendere una valutazione positiva del Sudafrica, ma la visione negativa sulla governance e la trasparenza ha indotto PIMCO a rimanere prudente, soprattutto perché ci sarebbero potute essere ancora influenze negative del presidente Zuma.

SULLA STRADA GIUSTA VERSO LA RIPRESA


“Con l'elezione del presidente Cyril Ramaphosa come leader dell'ANC nel dicembre 2017 e l'uscita del presidente Zuma dalla politica nel febbraio 2018, stiamo monitorando i progressi del nuovo governo sudafricano nella correzione delle lacune di gestione nel settore delle imprese statali e nell'avanzamento delle riforme per migliorare governance e trasparenza. Le procedure messe in atto per ridurre la corruzione sono segnali promettenti e sembrerebbero indicare che il Sudafrica è finalmente sulla lunga strada verso la ripresa” conclude Lupin Rahman.
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