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Attese & Mercati – Settimana dal 28 maggio 2018

Insight su cosa ci aspetta e cosa potrebbe sorprenderci in settimana: politica italiana, negoziato USA-Cina sul commercio e venerdì il magic number dell’occupazione americana.

28 Maggio 2018 09:23
financialounge -  india italia occupazione spagna USA

L’AMICO AMERICANO


Anche se tutte le agende settimanali dei media internazionali mettono in cima alla lista delle cose da non perdere l’evoluzione della politica italiana, l’evento più importante da seguire è probabilmente la missione del segretario al Commercio Americano Wilbur Ross a Pechino che inizia sabato 2 giugno. Importante perché fa seguito allo scambio di ramoscelli d’ulivo tra le prime due economie del mondo della scorsa settimana e perché ai suoi esiti sono legati gli sviluppi coreani. Se fra i due grandi va tutto bene, c’è da scommettere che Trump ci ripensa e accetta di vedere Kim al più presto, non necessariamente a Singapore e non per forza il 12 giugno.

OCCHIO ALL’ITALIA. E ALLA SPAGNA


Attenzione all’Italia ovviamente, ma attenzione anche a quello che succede in Francia e Germania. Le reazioni dei due paesi agli sviluppi politici romani andranno lette in filigrana per andare a scovare le differenze, che molto probabilmente ci saranno e si accentueranno. Macron cerca di compensare con il protagonismo all’estero il malcontento sindacale in casa, e più si distanzia dalla Merkel più la cosa può riuscire sinergica. I tedeschi hanno il problema opposto, devono fare il muso duro con i vicini per non aumentare la popolarità di Allianz fur Deutschland. Occhio anche alla Spagna dove una mozione di sfiducia pende sulla testa del primo ministro Mariano Rajoy. Ancora non c’è una data per il voto

DATI CHIAVE DA EUROPA E USA


Giovedì arriva quello preliminare sull’inflazione di maggio nell’Eurozona. Se resta sottotraccia come negli ultimi mesi aumentano le possibilità che la BCE possa estendere gli acquisti di titoli anche oltre il termine fissato, per ora, a fine anno. Il giorno dopo esce quello sull’occupazione americana a maggio. Ci si aspetta un numero robusto, che andrebbe a ulteriore conferma di un rialzo della Fed a metà giugno. I due numeri impatteranno sul reddito fisso. Il T-Bond ha ritracciato sotto il 3%. Sembrano che siano tornati i compratori, sostenuti dalla BCE che continua a comprare in Europa e da una Fed determinata a non farsi sfuggire di mano l’inflazione in America.

SENTIMENT A DUE FACCE


Le attese di ulteriore miglioramento del quadro economico globale si sono molto ridotte rispetto all’euforia di gennaio, il che non vuol dire che gli investitori prevedano un peggioramento in vista, vedono semplicemente stabilità. Cambiamenti invece nel sentiment sul mercato americano. L’umore dei risparmiatori, misurato settimanalmente dall’American Association Association of Individual Investors, i ‘tori’ sono cresciuti al 38,5% dal 36,6% della settimana prima. È il terzo aumento consecutivo, anche se restiamo ancora decisamente sotto il 50%

INDIA SOTTO PRESSIONE


L’accoppiata dollaro forte-petrolio forte non sta facendo danni solo in Turchia e Argentina. Anche la sterminata economia indiana comincia a soffrire, con la rupia ai minimi dal 2013 in calo del 6% da inizio anno e la banca centrale di fronte al dilemma: sprecare preziose riserve valutarie per difendere la moneta o infliggere tassi più alti all’economia, ma soprattutto al primo ministro Narendra Modi, che l’anno prossimo deve affrontare le elezioni? Oltretutto con gli indiani alle prese con un prezzo della benzina che continua a salire alla pompa.
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