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Ora le obbligazioni sono una copertura più efficace del rischio sull'azionario

Tra gli aspetti positivi derivanti dal rialzo dei rendimenti delle obbligazioni c’è anche quello della loro maggiore copertura contro le perdite del mercato azionario.

9 Marzo 2018 08:46
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Negli ultimi mesi, e in particolare da inizio anno, l’investimento in obbligazioni ha accusato l’impatto negativo del rialzo dei rendimenti. Infatti, al crescere del rendimento il prezzo delle obbligazioni scende in misura tanto maggiore quanto più lunga è la sua scadenza (e viceversa). Tuttavia, l’aumento dei rendimenti delle obbligazioni ha anche effetti positivi. In primis, ovviamente, il fatto che rende più appetibili i bond per chi li deve acquistare sul mercato. Un secondo plus, invece, riguarda un aspetto delle obbligazioni che negli ultimi tempi si era un po’ perso: la loro caratteristica di essere una copertura contro le perdite del mercato azionario.

LE LEZIONI DEL PASSATO


Se si osservano gli andamenti del passato, nel momento in cui si è verificato un incremento della propensione al rischio da parte degli investitori è diminuita l’inclinazione a investire nei bond a favore delle azioni mentre nelle fasi di maggiore avversione al rischio si è materializzato il flusso contrario (dalle azioni alle obbligazioni). Negli ultimi anni, complice le politiche monetarie ultra espansive, i rendimenti dei bond sono crollati ai minimi storici finendo addirittura in territorio negativo (mentre i prezzi dei bond sono saliti alle stelle) e gli indici di Borsa si sono posizionati sui massimi di sempre.

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IN AMERICA LE COSA STANNO CAMBIANDO


La convinzione diffusa tra gli investitori è stata quella che i bassi tassi di interesse riducevano, se non (addirittura) eliminavano, l'efficacia delle obbligazioni come copertura del mercato azionario. Ma adesso le cose stanno cambiando, soprattutto negli Stati Uniti da dove potrebbe partire il recupero della peculiarità ‘persa’ delle obbligazioni in qualità di copertura contro le perdite del mercato azionario.

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I TITOLI DI STATO USA RENDONO IL DOPPIO DELLE AZIONI


Infatti il Teasury USA a 2 anni si è attestato ora al 2,26% (al disopra del dividendo medio dell’indice S&P500 di Wall Street posizionato a quota 1,9%) mentre il decennale del Tesoro americano viaggia al 2,87%, cioè circa il doppio rispetto al minimo dell'1,5% di tutti i tempi dell'estate 2016. Insomma, è vero che gli investitori che detengono un portafoglio diversificato di azioni e obbligazioni sono al momento sicuramente delusi dal fatto che entrambe le classi di attività hanno perso valore lo scorso mese, ma è altrettanto vero che, soprattutto adesso, non c'è motivo di rinunciare alle obbligazioni come copertura efficace contro i futuri cali del mercato azionario.
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