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L’incantesimo di Wall Street: quando gli orsi diventano tori

Molti investitori convinti che il mercato stesse crescendo troppo velocemente si convertono a quello che sembra diventato un mantra: gli indici possono solo salire. Ma gli indicatori contrarian dicono che è anche un segnale di rischio aumentato di correzione.

23 Gennaio 2018 07:50
financialounge -  Morning News Wall Street

Con Wall Street che tiene incollato il piede sull’acceleratore e il Dow Jones che brucia tappe da 1.000 punti in tempi sempre più rapidi, molti investitori che per mesi hanno tenuto il punto della cautela cominciano a convincersi che forse è meglio abbandonare la maglia dell’Orso e indossare quella del Toro per non perdere il treno del rialzo.

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Lo ha notato anche l’autorevole Financial Times scrivendo che una fiducia dei consumatori ai massimi ha convinto anche i pessimisti più incalliti, come il gestore bostoniano Jeremy Grantham, che ora prevede un “melt-up”, vale a dire una corsa a comprare, invece del meltdown, la fuga verso l’uscita di cui parlava fino a poco fa. E nota che solo l’ultima settimana gli investitori hanno puntato almeno 24 miliardi di dollari sui fondi global equity portando il totale da inizio anno a 40 miliardi.

Ma la migrazione nel campo dei Tori fa anche scattare le allerte degli indici contrarian, vale a dire quelli che interpretano il sentiment negativo come positivo per il mercato e viceversa. Come quello pubblicato da TopDown Chart, che traccia tre comportamenti: neutrale, rialzista e ribassista. Dalle correzioni di agosto 2015 e di gennaio 2016 il neutrale era assolutamente prevalente. Poi è bruscamente crollato mentre anche il sentiment Orso si è avvicinato ai record negativo.

Allo stesso tempo il sentiment Toro si è portato in territorio ampiamente positivo. Essendo l’indicatore contrarian, indica che una correzione è pericolosamente vicina.

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Il sentiment rialzista infatti si è portato in un territorio già esplorato ai tempi della bolla delle dot com o anche dagli inizi del ciclo rialzista di metà degli anni 2000.

[caption id="attachment_122563" align="alignnone" width="1004"] Tori contro Orsi: il sentiment del mercato a confronto con l'S&P500[/caption]

La chart dice insomma che saremmo entrati in una fase nuova del ciclo, che ha la caratteristica di offrire ritorni immediati sempre più importanti ma che è anche la più vulnerabile agli shock.

Tenere a portata di mano una delle tante citazioni rimaste famose di Warren Buffett: "Quello che cerchiamo di fare è aver paura quando gli altri sono ingordi ed essere ingordi quando gli altri hanno paura”.
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