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Andrea Delitala

Borsa, più banche e titoli ciclici e meno settori difensivi

Il comparto tecnologico resta invece un punto interrogativo: alle valutazioni sopra le medie storiche si contrappone il  tema secolare della crescita.

18 Gennaio 2018 09:42
financialounge -  Andrea Delitala gestione attiva Marco Piersimoni mercati azionari Pictet settore aeronautico settore bancario settore trasporti

Negli ultimi 12 mesi l’indice MSCI world, rappresentativo delle Borse mondiali, ha messo a segno un rialzo del 6,4% in euro. Osservando l’andamento dei singoli settori si scopre però che ci sono state significative differenze. Per esempio, se il settore aeronautico–difesa (+24,3), quello elettrico ed elettronico (+23,1%), quello dell’informaton technology (+20,7%), quello chimico (+13%), quello dei materiali di base (+10,8%), quello delle comunicazioni di base (+10,3%), quello industriale (+10,1%) e quello dei trasporti (+10%) possono vantare una performance a doppia cifra, altri sono finiti addirittura in rosso: da quello oil & gas (-4,7%) a quello delle multi utilities (-5,1%), dalle aziende elettriche (-5,8%) a quelle energetiche (-6,35) fino alle società dei servizi del settore gas (-7,1%).

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Ovviamente, i gestori di portafoglio attivi che hanno saputo opportunamente sovrappesare i settori che si sono comportati meglio della media sottopesando quelli che, al contrario, hanno riportato performance peggiori dell’MSCI world, possono vantare rendimenti brillanti e viceversa. Saper selezionare i settori sarà fondamentale anche quest’anno. “Restiamo costruttivi sui mercati azionari globali, seppur con una nota di cautela. Molte buone notizie (tra le quali, di recente, il passaggio della riforma fiscale negli Stati Uniti) sono oramai nei prezzi e riteniamo che i mercati azionari possano subire il contraccolpo di un repricing dei mercati obbligazionari se, come crediamo, le dinamiche d'inflazione dovessero costringere le banche centrali ad accelerare, al margine, la normalizzazione dei tassi di politica monetaria” fanno sapere Andrea Delitala, Head of Investment Advisory e Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management nell’aggiornamento sulla strategia di investimento di gennaio 2018.

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Secondo i due manager, l’aumento dei prezzi al consumo potrebbero subire una dinamica più accentuata a partire dagli USA, sulla spinta della componente salariale. “Le tempistiche restano incerte con rischi per la crescita nella seconda parte del 2018, anche se non è da escludere una sorpresa nel primo trimestre. Tale scenario ci induce a ridurre significativamente la durata finanziaria (scadenza media dei titoli) della componente obbligazionaria del portafoglio” fanno sapere Andrea Delitala e Marco Piersimoni che, relativamente al comparto azionario mantengono l’esposizione complessiva, facendo però attenzione al mix settoriale. I due manager preferiscono i titoli del settore bancario e i titoli ciclici in generale (meno sensibili al rialzo dei rendimenti obbligazionari) piuttosto che le azioni difensive, quali le telecom e le utilities.

“Sul comparto tecnologico resta un punto interrogativo: sentiment positivo, posizionamento degli investitori e valutazioni sopra le medie storiche lasciano propendere per un giudizio negativo, allo stesso tempo capacità di creazione di utili aziendali (con flussi di cassa fortemente positivi) e tema secolare di crescita non possono essere facilmente ignorati” puntualizzano infine Andrea Delitala e Marco Piersimoni.
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