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Italia, la crescita solida diminuisce gli impatti delle prossime elezioni politiche

All’inizio del 2018 le elezioni politiche potrebbero provocare alcune turbolenze sui mercati ma se la crescita continua ad essere solida i rischi rientreranno presto.

16 Novembre 2017 10:34
financialounge -  elezioni italia Natixis Investment Managers Philipp Waeber rischio politico

Visto dai commentatori esteri, il rischio principale delle elezioni politiche italiane previste per la primavera del prossimo anno sarebbe il ritorno dei timori di uscita dall'euro che, con ogni probabilità, porterebbe ad un forte restringimento delle condizioni finanziarie (aumento dello spread verso il bund tedesco).

Mentre i partiti euroscettici mantengono un sostegno significativo, i sondaggi attuali e la nuova legge elettorale indicano che non è probabile che tali partiti possano ottenere una maggioranza o costituire una parte significativa di qualsiasi nuovo governo. La principale implicazione dell'elezione sembra quindi aumentare l'incertezza sulla formazione del governo e il rischio di nuove elezioni.

Tuttavia l'esperienza che si può trarre dalla Spagna e dai Paesi Bassi suggerisce che questo impatto potrebbe non essere molto significativo. Di maggior rilievo, invece, è la crescita economica. Ebbene, nel corso del terzo trimestre, il PIL del nostro paese è cresciuto dello 0,5%: l’effetto sulla crescita per il 2017 alla fine del terzo trimestre è pari all’1,5% mentre a un anno, il PIL è aumentato dell’1,8%. Rispetto alla media del primo semestre del 2008, il dato del terzo trimestre è ancora inferiore del 5,45%: si può pertanto affermare che vi sia ancora spazio per un recupero, anche se a ritmo lento.

“Considerando che i dati di ottobre sono al rialzo, possiamo affermare che la crescita del PIL per quest’anno dovrebbe convergere verso l’1,6%, e anche per il 2018 il dato non dovrebbe discostarsi da questo valore” afferma Philippe Waechter, Chief Economist di Natixis Asset Management, ricordando come l’Italia, nonostante queste notizie positive, sia ancora fonte di preoccupazioni.

Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico la crescita potenziale è vicina allo zero, la situazione delle banche è ancora delicata anche se lo stock di NPL (crediti bancari deteriorati) è inferiore rispetto ai mesi precedenti.

“Vi è inoltre un rischio politico, anche se la legge elettorale ha modificato lo scenario e diminuito il rischio. Tuttavia, i recenti dati sul PIL continuano a tracciare uno scenario per l’Italia solido e positivo” conclude Philippe Waechter.
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