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Idee di investimento - Azioni - 13 novembre 2017

13 Novembre 2017 09:18
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“Il concetto sacrosanto del lungo termine va accompagnato con concetti altrettanto centrali come la selettività e l’analisi di merito. Bisogna abituarsi all’idea che l’investimento azionario può dare delusioni anche in un arco di tempo congruo” specifica Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR nell’articolo “Investimenti azionari, il lungo termine va adattato al contesto del momento”, ricordando come in questo momento, in cui ci si confronta con valutazioni sopra le medie storiche, la selettività e la gestione attiva diventano preziosi alleati. “La settimana scorsa abbiamo parlato proprio di questo al GAM Equity Day. Abbiamo presentato l’opportunità di diversificare l’investimento azionario in temi regionali come i mercati emergenti e settoriali come lusso e healthcare. Le valutazioni dei listini emergenti presentano ad esempio valutazioni ragionevoli rispetto ai mercati sviluppati, al Nasdaq e al più ampio Russell 2000. Dopo anni di sottoperformance hanno ancora spazio per crescere” sostiene Carlo Benetti, che, infine, riconoscendo la funzione dello specialista delegato alla selezione, segnala il fatto che i dividendi delle borse emergenti offrono un rendimento superiore a quello del decennale americano: uno spunto interessante per chi cerca fonti di reddito.

Un altro spunto è rappresentato da Wall Street. Ad un anno dell’elezione di Donald Trump, l’azionario USA, che conta su una robusta crescita degli utili, potrebbe beneficiare della riforma fiscale in approvazione. “Gli Stati Uniti, pur essendo una delle economie più dinamiche e innovative del mondo, applicano uno dei livelli più alti di tassazione sulle società al 35%”, spiega nell’articolo “Azionario USA, solidi fondamentali anche dopo un anno dall’elezione di Trump” Nadia Grant, responsabile azionario USA di Columbia Threadneedle Investments che attribuisce una probabilità leggermente oltre il 50% all’approvazione della riforma fiscale in discussione al Congresso che porterebbe l’aliquota fiscale sulle società al 20%. Una norma che agevolerebbe molte delle aziende che sono maggiormente focalizzate sul territorio nazionale, a cominciare dalla banche domestiche, del settore industriale o secondario, e dalle piccole imprese che tendono a pagare livelli di tassazione più alti.

Raphael Gallardo, Multi-asset strategist investment and client solutions di Natixis Asset Mangement, dal canto suo, pur ammettendo l’ombra di rischi geopolitici, sostiene con forza la borsa di Tokyo. “Le valutazioni delle azioni giapponesi sono molto attraenti secondo la nostra opinione (rapporto prezzo / patrimonio netto dell’1,4 e rapporto prezzo / utili atteso a 14 contro 16 nel nostro modello). La Banca del Giappone, infine, continua a comprare azioni attraverso gli ETF. Quindi noi continuiamo a sovrappesare le azioni giapponesi nei nostri portafogli multiasset” puntualizza nell’articolo “Perché continuare a sovrappesare le azioni giapponesi” Raphael Gallardo, convinto che i rischi su questo posizionamento siano innanzitutto di matrice geopolitica. Ovvero un’escalation nella crisi nordcoreana che costituisce un rischio sistemico per tutte le asset class (azioni, credito), rischio che Raphael Gallardo copre in parte attraverso l’esposizione all’oro e al dollaro, e l’eccedenza commerciale giapponese, gonfiata dalla politica di uno yen debole, che potrebbe attirare l’ira della Casa Bianca.

Tra i temi di investimento che stanno mostrando segnali di rafforzamento, figura senz’altro quello relativo alla e-mobility, ovvero alla mobilità elettrica. Nell’articolo “Mobilità elettrica: un tema di investimento, tanti settori coinvolti” il team di Pictet Asset Management, rivela che il fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0280435461"]Pictet-Clean Energy[/tooltip-fondi] risulta esposto per il 46% all’e-mobility e ai fornitori di energia per un totale di 25 titoli attivi in una decina di sotto-settori. Pictet, attraverso il fondo Pictet-Clean Energy e al comparto [tooltip-fondi codice_isin="LU0503631987"]Pictet-Global Environmental Opportunities[/tooltip-fondi] è attualmente il più grande investitore tematico nel settore e-mobility. “Data la nostra forte convinzione sul potenziale di questo sotto-tema, abbiamo condotto, con particolare enfasi, molte ricerche su questo segmento della strategia d’investimento e abbiamo recentemente speso un’intera settimana in Giappone e Corea per effettuare delle visite presso gli stabilimenti che producono batterie e presso la loro filiera di distribuzione: abbiamo anche visitato la Gigafactory di Tesla negli Stati Uniti”, rivelano gli esperti di Pictet AM, che poi chiariscono la tipologia di società selezionate: “La nostra esposizione alla e-mobility è ottenuta attraverso l’investimento in diversi segmenti: Smart Mobility (tra cui rientrano società come Delphi, Valeo e Tesla), Enabling Technologies (Infineon), Efficient Manufacturing (Ansys), Energy Storage e Smart grid (Samsung SDI, Edison). Si tratta di titoli che appartengono ad un’ampia varietà di settori, come la componentistica per auto, i semiconduttori di potenza, le apparecchiature elettriche, i software e le e-utilities”.
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