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Con Powell sarà una Fed più... americana

Il successore della Yellen designato da Trump sarà probabilmente meno attento al resto del mondo e più concentrato sull’economia interna e sulla difesa della supremazia globale delle banche USA.

2 Novembre 2017 11:53
financialounge -  donald Trump Federal Reserve Janet Yellen Jerome Powell USA

Quando giovedì 18 settembre 2015 Janet Yellen annunciò che i tassi restavano a zero, nonostante fossero in molti a pensare che fosse arrivato il momento del primo rialzo dopo la crisi, citò per ben 16 volte in un’ora di conferenza stampa il fattore Cina come principale motivazione della decisione di aspettare ancora. Difficile che succeda con Jerome Hayden "Jay" Powell, che a febbraio prenderà il suo posto.

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Jerome Hayden Powell

Classe '53, repubblicano, educato dai gesuiti e una vita spesa tra politica (sottosegretario al Tesoro di Bush padre) e private equity (Carlyle), probabilmente si atterrà strettamente al mandato istituzionale della Federal Reserve: mantenere la stabilità della moneta e sostenere la creazione di posti di lavoro, senza preoccuparsi più di tanto degli effetti delle sue decisioni sui mercati e sulle economie globali. Powell siede nel board della Fed, di cui è il membro più ricco con un net worth di una ventina di milioni di dollari, dal 2012. È stato nominato da Obama, ma solo per far digerire al Senato la nomina contemporanea di Jeremy C. Stein, di fede democratica.

Powell sarà probabilmente concentrato sull’interno anche in materia di banche. È un deregolatore moderato, non vuole radere al suolo la Volcker Rule o la Dodd-Frank, ma starà attento a non appesantire le grandi banche USA di troppi fardelli e lasciarle con le mani libere per consolidare la loro supremazia globale. Un test interessante sarà Basilea IV: l’accordo dovrebbe chiudersi a dicembre, quando non sarà ancora ufficialmente presidente della Fed, ma da quello che si sa l’impianto su cui stanno trattando americani ed europei è abbastanza penalizzante soprattutto per le banche del Nord del vecchio continente.

Da lui Trump si aspetta che eviti un dollaro troppo forte e che riesca a far accelerare ancora un’economia che già viaggia al 3% da due trimestri consecutivi. Per centrare l’obiettivo Powell dovrà riuscire soprattutto a tenere sotto controllo i tassi a lunga, il che richiederà il ricorso a strumenti di mercato non convenzionali. Quella di Powell sarà probabilmente una Fed che parlerà meno di quella della Yellen e che si muoverà di più sotto la superficie.
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