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News & Views – 25 settembre 2017

Insight dalla redazione di FinanciaLounge su quello che si muove nelle economie e nei mercati.

25 Settembre 2017 09:34
financialounge -  banche centrali bitcoin Equifax Federal Reserve News & Views

Scorpacciata di parole dei banchieri centrali
Oltre alla reazione dei mercati alla scontata e poco eccitante vittoria elettorale di Angela Merkel in Germania, con una macchia imbarazzante a destra, la settimana che inizia oggi propone una vera e propria indigestione di banchieri centrali. Si comincia oggi con Mario Draghi, che parla davanti al Parlamento Europeo riunito a Bruxelles: vediamo che messaggio manda ai politici dopo la quasi conclusione (manca l’Italia) della lunghissima stagione elettorale europea. Martedì in Ohio si apre con un intervento di Janet Yellen il Meeting della National Association for Business Economics. La capa della Fed sarà solo una degli undici (11!) speaker della Fed iscritti a parlare tra cui 5 membri votanti del FOMC, quello che decide sui tassi e il Quantitative Tightening. C’è da aspettarsi di tutto e il contrario di tutto. Sempre martedì la Bank of England ospita la conferenza “20 Years On”, dedicata all’indipendenza della banca centrale: parlano il governatore Mark Carney e a seguire il numero due uscente della Fed Fischer e ancora Draghi. Poi tutti in Canada ad ascoltare mercoledì il governatore Stephen Poloz che terrà una conferenza stampa a Newfoundland. Insomma, un fiume di parole e pochi numeri, quello da guardare che esce in settimana parla degli ordini di beni durevoli USA.

Quelle regole Fed scritte ai tempi dei cowboy
Come FinanciaLounge ha segnalato recentemente, la Federal Reserve sta viaggiando a tre cilindri, con ben quattro dei sette posti del Board non occupati. Ma riempirli non è semplice, anche a causa di regole bizzarre inventate più di cent’anni fa. Come quella pretesa nel 1913 dal parlamentare William Murray dell’Oklahoma, un tipo con i baffoni che non si separava mai da cinturone e pistola, secondo cui nel Board non possono sedere due membri provenienti dalla stessa regione. Murray voleva impedire ai banchieri di Wall Street di ‘occupare’ la banca centrale, ma oggi sta diventando un problema per Randal Quarles, nominato da Trump e ora sotto esame del Senato per essere confermato. Il problema è che Quarles viene dall’Utah, che occupa già il posto che gli spetta in quanto lo staterello a Est della California fa parte del dodicesimo distretto Fed, San Francisco, già rappresentato nientemeno che da Janet Yellen. O Quarles aspetta che Janet vada in pensione quando scade a febbraio, oppure inventa nuove origini. Ha scelto la seconda, e nel curriculum scrive che viene dal Colorado, che nel mondo Fed fa parte del distretto di Kansas City, dove in effetti ha vissuto da bambino e sembra che ci vada d’estate. La regola del cowboy Murray parla di origine e non di nascita, e ci sono anche dei precedenti. Ma forse è arrivata l’ora di riscrivere da cima a fondo lo statuto della Fed.

Cadute parallele
Il terzo trimestre che si avvia alla conclusione ci ha regalato nella parte finale due storie che anticipano due temi che potrebbero snodarsi a lungo nei mesi e negli anni a venire, quello del crimine cibernetico e quello della moneta cibernetica. La prima si chiama Equifax, la società di reporting sul credito al consumo che raccoglie e aggrega informazioni su oltre 800 milioni di consumatori e oltre 88 milioni di imprese in tutto in mondo, vittima di una massiccia intrusione di hacker che ha compromesso i dati di sicurezza sociale e altre informazioni personali di 143 milioni di americani. Lo scandalo ha spazzolato oltre un terzo del valore di mercato della società spedendone le azioni ai minimi di 30 mesi a $89,59 da 142,72 per poi rimbalzare debolmente a $96. Diversa e più ‘mossa’ la vicenda del Bitcoin, il cui prezzo è caduto a $3.000 da un picco di $5.100 dopo la stretta decisa dalle autorità cinesi, ma poi ha trovato la forza per rimbalzare sopra quota $4.000. La Reuters si è divertita a calcolare che, se le azioni Equifax fossero quotate in Bitcoin invece che in dollari, oggi varrebbero un paio di centesimi ciascuna. E qui arriva il dilemma, quando una security cade pesantemente a volte è il momento di raccoglierla. Cosa scegliere per tentare un colpaccio da ultimo trimestre dell’anno, il classico buy-and-hold, comprare, mettere nel cassetto e dimenticarsene: Bitcoin o Equifax?
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