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Disoccupazione USA ai minimi, ma le paghe orarie non crescono

La crescita delle retribuzioni orarie negli Stati Uniti ha registrato ad aprile un rallentamento malgrado il mercato del lavoro sia il più brillante degli ultimi anni.

11 Maggio 2017 09:43
financialounge -  disoccupazione occupazione salari USA

La scorsa settimana, il governo americano ha annunciato che in aprile sono stati creati 211.000 nuovi posti di lavoro, portando il totale nei primi quattro mesi dell'anno a 750.000. L'afflusso di nuove assunzioni ha abbattuto ulteriormente il tasso di disoccupazione al 4,4%, il livello più basso dalla metà del 2007.

L'ultima volta che la disoccupazione era ancora più bassa era nel 2001. Tuttavia, quest'anno la crescita dei salari risulta in calo. Come mai? A questa domanda hanno cercato di rispondere analisti ed economisti fornendo diverse teorie. In primis segnalano che si tratta di un calcolo statistico che presto tenderà a cambiare.

L'ECI (Employment Cost Index), l’indicatore preferito della Federal Reserve per monitorare l’andamento delle retribuzioni dei lavoratori, è cresciuto nel primo trimestre di quest’anno al ritmo più rapido dal 2007, sottolineando la pressione verso l'alto dei salari in un mercato del lavoro dinamico negli Stati Uniti e una migliore posizione contrattuale da parte dei lavoratori. Il rallentamento di aprile è momentaneo e già nei prossimi mesi si dovrebbero registrare ritmi di crescita delle retribuzioni più sostanziosi.

Una seconda spiegazione è che le nuove assunzioni negli ultimi mesi si sono concentrate nei posti di lavoro meno qualificati nei ristoranti, negli alberghi e nelle attività sociali: una loro maggiore incidenza sul totale dei neoassunti tende a ridurre la crescita del salario complessivo.

Una terza spiegazione è che le aziende stanno puntando a mantenere stretti i cordoni della borsa nei contratti offerti ai neoassunti. Cercano sempre più di scavare nel mercato del lavoro alla ricerca di operai che dispongano di minori skill professionali ed esperienze rispetto agli altri assunti o a coloro che vanno in pensione. E, se questi neoassunti necessitano di formazione o sono meno produttivi, le aziende non sono disposte a offrire pacchetti retributivi generosi.

Tuttavia, secondo gli economisti di Bank of America Merrill Lynch, con il tasso di disoccupazione a livelli così bassi, la crescita salariale dovrebbe accelerare nei prossimi mesi. Ma le retribuzioni saliranno più rapidamente per alcuni ma non per tutti.
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