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Azad Zangana

UK, per ora nessun aumento dei tassi nonostante l’inflazione più alta delle attese

L’inflazione di febbraio al 2,3% supera le previsioni, ma la Bank of England non dovrebbe aumentare i tassi nel 2017 per non colpire le finanze delle famiglie.

23 Marzo 2017 09:28
financialounge -  Azad Zangana Bank of England inflazione Regno Unito Schroders sterlina tassi di interesse

“Stimiamo che l’inflazione nel Regno Unito nei prossimi mesi possa arrivare al 3%, prima di raggiungere il picco verso fine estate, per poi tornare su una traiettoria discendente a circa il 2% nel 2018” dichiara Azad Zangana, Senior European Economist & Strategist di Schroders, commentando i dati sull’inflazione UK di febbraio che ha toccato quota 2,3%, il picco dal settembre 2013. Un livello che non soltanto è ben al di sopra del valore di gennaio (1,8%) ma che è risultato superiore alle stime di consenso (2,2%).

Le ragioni di questa progressiva crescita dell’inflazione nel Regno Unito sono riconducibili sia all’impatto negativo del venire meno, nella comparazione su base annuale, del crollo dei prezzi energetici globali e al calo della sterlina: quest’ultimo, in particolare, sembra destinato a pesare sulle tasche delle famiglie nel corso dell’anno.

A questo punto i prezzi al consumo supereranno, con ogni probabilità, le stime della Bank of England (BoE): “Ci aspettiamo che la BoE per il momento non intervenga, poiché all’aumento dei prezzi al consumo non si accompagna un incremento dell’inflazione salariale. Di conseguenza, il reddito reale disponibile delle famiglie sta scendendo: ciò a sua volta dovrebbe ridurre la domanda e, di conseguenza, nel tempo, l’inflazione” tiene a precisare Azad Zangana, che infatti dubita che la BoE possa decidere di aumentare i tassi di interesse in una fase in cui le finanze delle famiglie sono messe a dura prova.
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