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Acquisizioni USA in Europa, è record storico dal 1990

16 Marzo 2017 09:50

financialounge -  dollaro Europa fusioni e acquisizioni USA
ass="p1">Dall’1 gennaio al 9 marzo di quest’anno le acquisizioni di aziende europee da parte di compagnie USA ha registrato il record assoluto dal 1990 con 50,1 miliardi di USD.

Oltre 50 miliardi di dollari. È questo l’ammontare complessivo delle operazioni annunciate da aziende americane relative ad acquisizioni in Europa da inizio anno al 9 marzo scorso. Si tratta di un risultato che rappresenta il record assoluto per questo inizio di anno dal 1990 a oggi in base ai dati elaborati dagli analisti di Thomson Reuters.


Infatti, il precedente primato era stato registrato nel 2007 e ammontava a 40,6 miliardi di dollari: rispetto a quel record, i 50,1 miliardi complessivi delle operazioni di acquisizione di aziende europee da parte di corporation USA, significa un 23,3% in più. La variazione rispetto al dato dello scorso anno (pari a 21,3 miliardi) è invece del +135%, cioè oltre il doppio di 12 mesi prima. Per capire ancora meglio l’entità del risultato di questo inizio d’anno, il controvalore di 50,1 miliardi è quasi comparabile a quello degli ultimi tre anni sommati insieme: infatti se ai 21,3 miliardi del 2016, si sommano i 24,6 miliardi del 2015 e i 10,4 miliardi del 2014, si totalizzano 56,3 miliardi.


Secondo gli addetti ai lavori questo exploit 2017 si deve sostanzialmente a due motivi. Il primo è la forza del dollaro la cui rivalutazione rispetto all’euro ha permesso alle corporation americane di disporre di risorse ancora più ingenti di quelle in dollari che già rappresentano un massimo dal 2001 a oggi.


Inoltre le valutazioni delle aziende europee risultano a sconto rispetto a quelle americane a parità di altri parametri come, per esempio, il rapporto prezzo/utili (p/e), al rapporto prezzo/patrimonio netto (p/bv), al dividend yield e all’enterprise value/ebit (valre d’impresa / rispetto ai margini operativi netti). In virtù di questa sottovalutazione, le multinazionali americane intravedono pertanto interessanti opportunità di crescita tramite acquisizioni in Europa.