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Settore minerario: investimenti in ripresa, ma attenzione alla Cina

Il settore minerario dovrebbe registrare una ripresa degli investimenti per migliorare la competitività, ma la crescita della Cina resta un driver da non sottovalutare.

10 Marzo 2017 09:36
financialounge -  cina PIL settore immobiliare settore minerario

Un recente sondaggio condotto da una banca d’investimenti su un campione di 51 società minerarie dislocate in 9 diversi paesi ha rivelato la possibilità di un recupero degli investimenti di metà ciclo nelle attrezzature e nei servizi del settore minerario.

Sono tre, in sostanza, le ragioni che fanno ritenere possibile che questa aspettativa non vada delusa.

In primis, la ripresa degli investimenti non sarà generalizzata ma focalizzata sulla ricostruzione delle attrezzature che si sono logorate o invecchiate. In secondo luogo la crescita negli investimenti tenderà a concentrarsi sulle attività direttamente collegate all’estrazione mineraria e meno nelle attività riguardanti il trattamento e la trasformazione delle risorse estratte. In terzo luogo, tenderà ad aumentare la concorrenza rispetto alle società minerarie che continueranno ad acquistare da fornitori cinesi nei prossimi anni.

Dal momento che le società minerarie dovrebbero concentrare i propri investimenti sulla produzione, cercheranno di migliorare la competitività e la flotta di apparecchiature. Le compagnie specializzate nella fornitura di attrezzature di superficie, soft rock e operazioni di raffinazione, che risultano ancora in vantaggio rispetto alla concorrenza dei competitor cinesi, dovrebbero essere le maggiori beneficiarie di questo trend. In ogni caso, gli analisti del settore, sottolineano che gli investitori farebbero bene a mantenere sotto stretta attenzione l’evoluzione della crescita della Cina.

L’ipotesi di fondo si basa su una crescita di Pechino del 5% (o poco al di sotto di tale soglia) e questo dovrebbe permettere alle attuali aspettative del settore di essere rispettate (pochi giorni fa il governo cinese ha indicato come obiettivo di crescita per quest’anno il 6,5%).

Tuttavia, una variazione del settore immobiliare e di quello delle costruzioni della Cina (magari a seguito di un maggiore freno ai finanziamenti da parte del sistema bancario) potrebbe portare a conseguenze di rilievo: si stima, per esempio, che una caduta del 10% nel settore immobiliare cinese induca un calo delle domanda di materie prime tra il 3,5% e il 4%.
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