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High yield europeo, un segmento impermeabile o quasi al rialzo dei tassi

Gli high yield europei continuano a offrire rendimenti solidi: una gestione delle scadenze dei titoli in portafoglio permette di risentire poco del rialzo dei tassi.

28 Febbraio 2017 09:54
financialounge -  BCE fallen angels High Yield Pictet Roman Gaiser tapering tassi di interesse

Uno dei segmenti visti con interesse dagli investitori europei orientati al reddito fisso resta quello delle obbligazioni societarie europee high yield. Si tratta di un segmento che, rispetto alle obbligazioni societarie di più alta qualità (quelle con rating investment grade) e rispetto ai titoli di stato della zona euro, continua a offrire un rendimento di un certo interesse.

In base agli indici Barclays, mentre i titoli di stato della zona euro offrono in media lo 0,54% di rendimento annuo e i corporate bond investment grade euro un rendimento dello 0,77%, le obbligazioni societarie high yield europee garantiscono ancora il 3,85% annuo.

Ma ora con la possibilità di un tapering da parte della BCE (riduzione degli acquisti sul mercato di titoli obbligazionari euro di alta qualità) e con i tassi del mercato obbligazionario in tendenziale rialzo, anche i titoli high yield potrebbero soffrire.

“È vero che a medio termine gli spread (extra rendimenti dei titoli obbligazionari societari rispetto ai titoli di stato) potrebbero ampliarsi leggermente, ma dovrebbero essere sostenuti dall’impegno della BCE di contenere i costi di finanziamento per favorire la ripresa economica” puntualizza Roman Gaiser, Head of high yield di Pictet Asset Management.

Infatti, il miglioramento dei fondamentali economici è positivo per il mercato degli emittenti high yield e le previsioni relative al tasso di insolvenza si confermano attorno all’1,5-2%, quindi ben al di sotto della media di lungo periodo (3,8%).

“La futura riduzione del volume di acquisto di obbligazioni da parte della BCE potrebbe colpire soprattutto i titoli con rating BB e quei settori, come quello delle utility, in cui l’esposizione degli investitori è forse eccessiva” specifica Roman Gaiser convinto che i rendimenti del tratto a breve della curva delle obbligazioni aumenteranno a un ritmo moderato. Questo dovrebbe permettere al manager di reinvestire liquidità nei titoli con scadenza a 3-4 anni al fine di beneficiare di rendimenti più elevati.

Ma c’è di più. Una dinamica di tassi di interesse più elevati è sintomo di fondamentali economici più solidi e, pertanto, anche il debito high yield europeo ne trarrà beneficio. “In ogni caso, anche se i rendimenti europei aumentassero, il nostro approccio basato sulla gestione della scadenza dei titoli in portafoglio dovrebbe proteggere gli investitori da potenziali perdite” afferma Roman Gaiser, che guarda con particolare attenzione agli emittenti compresi nella fascia di rating BB che, in parte, include i cosiddetti “fallen angels", obbligazioni di società che hanno perso il merito di credito investment-grade, nonché le compagnie che evidenziano miglioramenti nelle gestione aziendale e nella loro capacità di ripagare il debito.
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