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Debito emergente, la correzione post elezioni USA ne ha rafforzato le valutazioni

La recente correzione del debito emergente registrata dopo la vittoria di Trump alle elezioni USA ha rafforzato le valutazioni di questa asset class obbligazionaria.

22 Dicembre 2016 09:52
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Lo scenario relativo al debito dei mercati emergenti è cambiato ancora una volta. Le elezioni degli Stati Uniti hanno infatti accelerato uno scenario che era già in corso: una transizione del contesto, nei mercati sviluppati, da quello basata prevalentemente sulle politiche monetarie ad uno che aspira ad essere trainato dagli stimoli fiscali.

Le aspettative di politiche reflazionistiche hanno portato ad un repricing delle condizioni finanziarie globali e hanno avuto impatti sulle valutazioni del debito emergente che ha accusato una certa correzione.

Ma, secondo Sergio Trigo Paz, Responsabile EM fixed income di BlackRock, e Pablo Goldberg, portfolio strategist, parte del team EM fixed income di BlackRock, proprio quest’ultima correzione ha restituito una indubbia attrattiva al debito emergente. È vero, ammettono i due manager, che il consenso di mercato vede ancora implicazioni negative sui mercati emergenti per tutto il prossimo anno, ma ci sono tre ragioni per cui è possibile credere che il debito emergente possa registrare performance superiori ad altre categorie obbligazionarie nel corso dei prossimi 12 mesi.

In primo luogo, il trend di miglioramento dei fondamentali dei paesi in via di sviluppo prosegue sebbene la dispersione a livello di singoli paesi è destinata ad aumentare. La crescita è probabile che possa accelerare dai minimi ciclici attuali mentre le posizioni di conto corrente risultano oggi più sane rispetto al 2013.

In secondo luogo, se effettivamente prendesse corpo un significativo piano di infrastrutture negli Stati Uniti, le quotazioni delle materie prime dovrebbero ricevere un forte supporto favorendo i produttori emergenti.

In terzo luogo, i responsabili politici hanno imparato dalla precedente esperienza del 2013, e Sergio Trigo Paz e Pablo Goldberg si aspettano che qualsiasi transizione dall’attuale orientamento di politica avvenga solo in modo graduale.

“Privilegiamo i titoli high yield ai titoli con rating investment grade del debito emergente e gli esportatori di materie prime rispetto agli esportatori a basso rendimento. Inoltre preferiamo mantenere una view di breve durata, almeno per ora” concludono Sergio Trigo Paz e Pablo Goldberg.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock

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