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Mercati azionari, la volatilità nasconde sempre occasioni da catturare

Adottando un approccio attento ed equilibrato è possibile evitare di effettuare scelte di portafoglio emotive e catturare le occasioni tipiche dei mercati turbolenti.

9 Novembre 2016 16:45
financialounge -  Invesco Luca Tobagi mercati azionari volatilità

I cittadini americani avranno bisogno di tempi lunghi per metabolizzare la vittoria di Trump ma i mercati reagiranno anche, e soprattutto, nel breve termine. E, proprio per evitare che i fenomeni a breve possano influenzare le scelte di investimento per Luca Tobagi, CFA Investment Director Italia di Invesco, è giusto concentrarsi su alcuni elementi che si conoscono.

Se si osserva come si è mossa la volatilità del mercato azionario americano in prossimità delle elezioni (dal 1 agosto al 31 dicembre dell’anno in cui si vota), il 2016 risulta sostanzialmente allineato alla media storica fino al fine settimana pre elettorale, poi la volatilità si è impennata con l’aumento delle probabilità di vittoria di Trump. Inoltre, dal momento che la volatilità è aumentata molto di più quando il partito del Presidente è cambiato e che ad oggi il 2016 evidenzia una volatilità che è ancora il 10% circa sotto i massimi della media di tali anni, l’ultimo picco prima della discesa si potrebbe collocare, come già avvenuto in passato, pochi giorni dopo le elezioni.

A Luca Tobagi preme ricordare come la volatilità tenda ad aumentare quando il mercato azionario scende e viceversa. “L’indice S&P 500 di Wall Street, al 4 novembre, è sceso per nove giorni consecutivi, sequenza che non capitava dal 1980, sebbene il calo sia stato molto modesto rispetto a quanto fu allora. Ne deriva che il mercato potrebbe avere in parte anticipato la vittoria di Trump, e, se si comportasse come in passato, potremmo vedere una correzione severa della durata di un paio di settimane circa e poi un rally di fine anno, associato a un calo della volatilità” sostiene Luca Tobagi secondo il quale, uno scenario di questo genere risulterebbe peraltro molto simile a quanto si è verificato in Gran Bretagna dopo le turbolenze post Brexit: una violenta correzione nel breve seguita da un imponente rialzo azionario nei mesi successivi.

D’altra parte negli ultimi 30 anni i precedenti in queste situazioni sono a favore del mercato azionario USA, i cui rendimenti nei 12 mesi successivi alle elezioni sono quasi sempre stati positivi, con una sola eccezione, indipendentemente dalla reazione di brevissimo periodo. Certo, è bene sottolinearlo, la storia può solo fornire spunti capaci di affrontare meglio il contesto attuale anche perché, in ogni turbolenza di mercato si manifestano rischi inattesi ma pure opportunità.

“Il consiglio è quindi quello di adottare un approccio attento ed equilibrato, capace di comprendere gli eventi, anche di breve termine, ma evitando di farsi condizionare da scelte emotive il modo da poter catturare le diverse occasioni e limitare i rischi” conclude Luca Tobagi.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Invesco

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