Goldman regala la macchina da soldi

Per 25 anni è stata la macchina da soldi di Goldman Sachs. Si chiama Securities DataBase, o familiarmente SecDB, ed è un software che ha aiutato la prima banca d’affari del mondo ad azzeccare la tempistica di milioni di milioni di scambi facendo miliardi di dollari e evitando di perderne altrettanti.

Si tratta di uno strumento di misurazione del rischio e di analisi dei prezzi degli strumenti finanziari capace di calcolare 23 miliardi di prezzi su 2,8 milioni di posizioni ogni giorno. Uno strumento che ha giocato un ruolo chiave, insieme ai più elevati standard qualitativi garantiti dai professionisti di GS, in molti momenti cruciali della lunga storia di Goldman, compresa la decisione (oggetto di controversie) di sospendere gli scambi proprio nel momento in cui il mondo stava per precipitare nella crisi finanziaria otto anni fa.

La notizia, riportata dal Wall Street Journal, è che Goldman, che in passato aveva ricevuto offerte molto allettanti per la licenza del prezioso strumento, ha deciso di regalare SecDB ai propri clienti, ovviamente quelli top.

A Goldman sono diventati matti? Oppure hanno avuto una conversione alla beneficienza sulla via di Damasco? No. Il fatto è che SecDB è l’ennesima vittima collaterale della stretta regolatoria. Le nuove restrizioni che hanno limitato fortemente l’assunzione di rischio da parte delle banche hanno reso troppo costoso detenere stock troppo ampi di azioni e bond, mentre il trading elettronico sempre più veloce ha asciugato i margini, e SecDB alla fine è diventato praticamente inutile per un colosso come Goldman.

Ma resta un giocattolino prezioso per quella clientela che dispone di somme importanti e dotata di capacità di analisti e comprensione.