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Sofferenze bancarie, segmentare i crediti dubbi ne incrementa il valore

Vendere sul mercato oggi pacchetti indistinti di sofferenze bancarie è penalizzante per la banca: dividerle per tipologia permette invece di ricavare un prezzo più alto.

9 Agosto 2016 09:29
financialounge -  crediti deteriorati non performing loan settore bancario sofferenze bancarie

A fine dicembre 2015 in Italia l’ammontare dei crediti bancari deteriorati si attestava a 341 miliardi di euro. Una cifra enorme che ‘scendeva’ (si fa per dire) a 191 miliardi come valore netto, cioè al netto di accantonamenti e svalutazioni già effettuate nei bilanci degli istituti di credito.

Tuttavia, i prestiti deteriorati non sono affatto tutti uguali: se vengono opportunamente segmentati possono essere collocati sul mercato a specifici investitori specializzati ricavandone importi superiori.

Per esempio, nello scorso mese di novembre, quando l’operazione di ‘pulizia’ dei bilanci delle quattro banche da salvare (Banca Etruria, Banca Marche,Carichieti e Cariferrara) richiese la dismissione accelerata di 8,5 miliardi di Npl (non performing loan,cioè come vengono definite in inglese le sofferenze bancarie), gli investitori pagarono in blocco il 18% del valore nominale di questi crediti incagliati: una percentuale addirittura al di sotto della già minima quotazione riconosciuta in media in questo tipo di operazioni (tra il 20% e il 23%).

Se al contrario non c’è fretta nel vendere, esiste la possibilità di segmentare i crediti deteriorati nelle diverse tipologie consentendo in tal modo di spuntare prezzi superiori fino al 33%, come nel caso dello schema proposto per i Npl del Montepaschi, o anche superiori. Questo perché ogni tipologia di credito in sofferenza ha un specifico investitore interessato.

Ci sono i fondi specializzati nelle ristrutturazioni aziendali che mirano ai crediti delle piccole e medie imprese per risanarle e valorizzarle per ricavarne interessanti plusvalenze. Esistono compagnie specializzate nei mutui con reti di professionisti dediti a ricollocare sul mercato gli immobili. Sono poi attive reti, anche piuttosto capillari, specializzate nella riscossione porta a porta di crediti a imprese e famiglie.

Fornendo a ciascuno di questi diversi soggetti i crediti in sofferenza di loro diretto interesse, è possibile ricavare importi molto più elevati di quelli che il mercato è attualmente disposto a riconoscere per pacchetti indistinti.
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