Asia
Nuovo calo a maggio della fiducia degli investitori in tutto il mondo
7 Giugno 2016 09:20

se di maggio è proseguita la tendenza, iniziata ad aprile, del calo della fiducia degli investitori a livello internazionale.
L’Investor Confidence Index (ICI) di State Street è infatti arretrato di 2,5 punti, posizionandosi a 106,6 punti rispetto ai 109,1 punti del mese di aprile. Un trend al ribasso che nel quinto mese dell’anno è stato trainato dall’indice nordamericano, in calo da 114 a 109 punti. In controtendenza, invece, sia l’indice ICI Asia (112,1 punti, +4,1 punti nel mese) e sia l’indice Europa (96,8 punti, +1,4 nel confronto con i 95,4 punti di aprile).
Proprio il dato relativo all’Europa, però, dimostra che nonostante questo recupero di maggio, la fiducia degli investitori del Vecchio Continente resta sotto la soglia della propensione ad investire. Va ricordato, infatti, che un livello dell’ICI index di 100 è da considerarsi neutrale: rappresenta la soglia sopra la quale gli investitori sono propensi ad investire e viceversa. D’altra parte, come fanno notare alcuni commentatori, l'avversione al rischio resta predominante in Europa sia per i dubbi circa l’efficacia della politica e delle azioni promosse dalle banche centrali e sia per le preoccupazioni relative all’esito del referendum del 23 giugno nel quale si deciderà se il Regno Unito resterà o meno nella UE.
Nel Nord America, invece, a preoccupare nell’ultimo mese gli investitori sono stati soprattutto tre fattori: la debolezza dei profitti aziendali negli Stati Uniti, le voci circa un possibile ritmo più serrato dei rialzi dei tassi da parte della Fed e la crescente incertezza per le prossime elezioni presidenziali americane.
L’Investor Confidence Index (ICI) di State Street è infatti arretrato di 2,5 punti, posizionandosi a 106,6 punti rispetto ai 109,1 punti del mese di aprile. Un trend al ribasso che nel quinto mese dell’anno è stato trainato dall’indice nordamericano, in calo da 114 a 109 punti. In controtendenza, invece, sia l’indice ICI Asia (112,1 punti, +4,1 punti nel mese) e sia l’indice Europa (96,8 punti, +1,4 nel confronto con i 95,4 punti di aprile).
Proprio il dato relativo all’Europa, però, dimostra che nonostante questo recupero di maggio, la fiducia degli investitori del Vecchio Continente resta sotto la soglia della propensione ad investire. Va ricordato, infatti, che un livello dell’ICI index di 100 è da considerarsi neutrale: rappresenta la soglia sopra la quale gli investitori sono propensi ad investire e viceversa. D’altra parte, come fanno notare alcuni commentatori, l'avversione al rischio resta predominante in Europa sia per i dubbi circa l’efficacia della politica e delle azioni promosse dalle banche centrali e sia per le preoccupazioni relative all’esito del referendum del 23 giugno nel quale si deciderà se il Regno Unito resterà o meno nella UE.
Nel Nord America, invece, a preoccupare nell’ultimo mese gli investitori sono stati soprattutto tre fattori: la debolezza dei profitti aziendali negli Stati Uniti, le voci circa un possibile ritmo più serrato dei rialzi dei tassi da parte della Fed e la crescente incertezza per le prossime elezioni presidenziali americane.
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