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Analyst Survey 2016

Innovazione, le migliori opportunità nei settori tecnologia e salute

10 Maggio 2016 09:10
financialounge -  Analyst Survey 2016 fusioni e acquisizioni settore farmaceutico settore IT settore sanitario settore tecnologico
La ricerca di Fidelity International lo evidenzia molto chiaramente: in un contesto in cui la crescita è lenta, società e settori veramente innovativi attraggono gli investitori. Le risposte raccolte nell’Analyst Survey 2016 confermano che l’impatto dell’innovazione è visto permeare quasi tutti i settori ma assume implicazioni particolari nell’healthcare e nell’IT, dove crea opportunità di mercato e flussi di ricavi.

Il settore che registra l’impatto diretto più alto dell’innovazione tecnologica è l’IT: le nuove tecnologie, infatti, distruggono il vecchio scenario più rapidamente che mai, rimodellando le fonti di ricavi in una serie di aree e creano nuove opportunità. L’aspetto più interessante è che tale fenomeno non riguarda solo chi sviluppa queste tecnologie, ma anche gli attori di mercato che gravitano attorno alle necessarie infrastrutture. Per esempio, la crescita dei consumi digitali, richiede lo sviluppo di appropriate strutture di immagazzinamento e di accesso ai dati on demand per i servizi avanzati di sicurezza su internet: titoli come Microsoft e SAP possono essere tra i maggiori beneficiari del passaggio al cloud. Ci sono molte tecnologie emergenti che potrebbero presto diventare diffuse, creando ulteriori opportunità, tra cui la realtà virtuale, le stampanti 3D e le piattaforme per gli scambi di cripto valute. Il settore beneficia dei crescenti investimenti in IT (soprattutto in software, servizi mobile e cloud) che, secondo quanto rivelato dagli analisti di Fidelity, stanno interessando tutti i settori con l’eccezione di energia, materiali e utility.

In ogni caso, mentre le nuove tecnologie guidano l’innovazione portano anche con se una buona dose di cambiamento: per questo poter disporre di una ricerca indipendente come quella di Fidelity su trend, leader e “ritardatari” è vitale. Nell’healthcare, invece, l’innovazione ha una natura diversa, orientata alla Ricerca e Sviluppo (R&D) più che in nuove tecnologie. Gran parte dell’innovazione è spinta dall’invecchiamento globale che, secondo gli analisti di Fidelity, costituisce il fattore positivo principale per il settore sanitario nei prossimi 10 anni, e dalla ricerca per il trattamento delle patologie croniche. La sequenza del Genoma e una R&D più focalizzata dovrebbe produrre un più elevato livello di approvazione di nuovi farmaci da parte della Food and Drug Administration (FDA) americana. Previsioni, queste, basate anche sul sensibile calo dei costi. Il ciclo di innovazione del settore sanitario tipicamente dura 10 anni mentre oggi siamo a tre anni con una pipeline molto promettente di nuove scoperte e trattamenti: dalle nuove cure per l’epatite agli innovativi trattamenti per la sclerosi multipla fino all’immunoterapia contro il cancro. Tutto questo è alimentato dall’innovazione e continua a supportare la crescita dell’healthcare nel lungo termine. E, inoltre, spiega anche perché la fiducia del management nelle aziende di healthcare dovrebbe restare robusta in tutto il 2016, con una netta maggioranza di analisti di Fidelity che registrano livelli di fiducia pari o superiori allo scorso anno. Da segnalare poi che, mentre a livello aggregato i ritorni sul capitale del settore sono attesi in ulteriore aumento, grazie ai bassi tassi di interesse l’attività di M&A dovrebbe proseguire. Nonostante gli alti livelli di M&A negli ultimi anni, i bilanci societari sembrano in ordine e non pongono marcate restrizioni a futuri sviluppi consentendo alle società farmaceutiche di puntare a rafforzare le proprie linee di prodotti acquisendo competitor più piccoli e innovativi
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