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composizione del portafoglio

Consulenza finanziaria, un prezioso alleato per le famiglie italiane

29 Marzo 2016 09:01
financialounge -  composizione del portafoglio consulente finanziario La voce del Risparmio SDR16
In base alle dichiarazioni degli intervistati ai microfoni di FinanciaLounge, gli italiani, quando decidono di investire, continuano ad affidarsi allo sportello bancario. Non mancano però quelli che prediligono il fai da te (magari sentendo qualche amico o conoscente) e anche qualcuno che dice di essere intenzionato a consultare un professionista esperto.

Proprio quest’ultima scelta potrebbe rivelarsi la più proficua, soprattutto se il risparmiatore non ha il tempo adeguato da dedicare ai propri investimenti, le conoscenze dei mercati e una sufficiente preparazione mentale per evitare di essere influenzato da scelte tipicamente emotive (come quelle o di comperare sui massimi di Borsa trascinato dall’euforia o di vendere sui minimi travolto dalla depressione). I consulenti finanziari, infatti, sono in grado di studiare la soluzione adeguata dopo aver ascoltato le necessità a breve e a medio lungo termine della famiglia, il grado di propensione al rischio e la conoscenza dei diversi strumenti finanziari.

Si tratta, in estrema sintesi, di portafogli bilanciati (composti cioè da una componete azionaria e una obbligazionaria) che si vanno a modellare sulle tendenze storiche del risparmio in Italia. A questo proposito è interessante sapere cosa emerge dal primo Barometro annuale elaborato dal Portfolio Research and Consulting Group di Natixis Global Asset Management che ha analizzato 855 portafogli “bilanciati” o “con profilo di rischio moderato”, di sette diversi paesi, forniti da consulenti finanziari e private banker nel corso del 2015. Il portafoglio tipo dei clienti italiani, in particolare, mostrava un 42% di reddito fisso, un 20% di azionario, un 19% di multi asset (fondi e gestioni bilanciate e flessibili sia classici che di nuova generazione), un 15% di strumenti alternativi e il restante 4% in strumenti di liquidità. Il cliente tipo del Regno Unito, invece, prediligeva l’azionario (56%) a discapito del multi asset (9%) e del reddito fisso (17%) mentre il cliente medio francese tendeva privilegiare il multi asset (32%), seguito dall’equity (27% e dagli alternativi (22%). Grazie alla capacità di coniugare le competenze professionali con le caratteristiche specifiche degli investitori italiani (in termini di abitudini e di attitudine al rischio), i consulenti italiani analizzati dal Barometro hanno registrato nel 2015 un rendimento medio del portafoglio +5,2%, piazzandosi al terzo posto dietro soltanto ai colleghi della Francia (+7,3%) e a quelli della Gran Bretagna (+5,3%).
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