Nevine Pollini

Oro, i tassi USA e il dollaro ne guideranno le quotazioni

14 Gennaio 2016 10:47
financialounge -  Nevine Pollini oro tassi di interesse UBP USA
Nonostante tutto, per Nevine Pollini, Senior Analyst Commodities, Union Bancaire Privée (UBP), l’outlook per l’oro è lontano dall’essere positivo. L’esperta è infatti convinta che il principale driver per il metallo giallo continuerà a essere il ciclo di rialzo dei tassi USA da parte della banca centrale americana e il suo impatto sul dollaro, tenendo a mente che quando la Fed ha tirato il grilletto ed ha rialzato i tassi a metà dicembre, le reazioni del mercato hanno spinto i prezzi dell’oro ai minimi da 6 anni.

“Rimaniamo convinti che il prezzo dell’oro rimarrà in un range tra i 1.050 e 1.350 dollari all’oncia, con rialzi minimi negli anni a venire” fa sapere Nevine Pollini, nonostante il nuovo anno ha visto le quotazioni dell’oro salire. Ma, a ben guardare, si tratta di un fenomeno transitorio spinto da diversi fattori: dalla minaccia del terrorismo all’aumento delle tensioni geopolitiche tra l’Arabia Saudita e l’Iran, dalle indiscrezioni sul rafforzamento dell’arsenale nucleare della Corea del Nord alle recenti turbolenze del mercato azionario e alle preoccupazione sulla crescita globale (la Banca mondiale ha appena tagliato le sue previsioni di crescita economica globale per il 2016 dal 3,2% al 2,9%).

Certo, Nevine Pollini non esclude che il metallo giallo possa ritornare ad essere considerato come bene rifugio (sebbene, ultimamente, non abbia giocato il suo ruolo di copertura dalle tensioni geopolitiche), qualora la situazione internazionale dovesse ulteriormente peggiore. Ma, nello scenario base, l’esperta ritiene che il trading range dell’oro possa comunque oscillare come accennato tra i 1.050 e i 1.350 dollari.
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