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Valute, una fonte di reddito anche nel 2016

12 Gennaio 2016 10:51
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Nel 2015 il mercato valutario ha rappresentato una preziosa fonte di reddito soprattutto nei portafogli obbligazionari globali e in quelli flessibili. E, secondo gli esperti, lo sarà anche nel nuovo anno. Tra gennaio e dicembre 2015, diverse valute extra euro si sono apprezzate a due cifre rispetto all’euro: dal dollaro americano (+11,1%) al franco svizzero (+11,2%), dal dollaro di Hong Kong (+11,2%) allo yen giapponese (+10,3%). In altri casi, invece, i guadagni annui sono oscillati tra i sei e i due punti percentuali: renminbi cinese (+6,3%), rupia indiana (+5,8%), sterline (+5,5%) e corona svedese (+2,2%). Al contrario, il posizionamento in alcune valute si è rivelato controproducente con ribassi da pochi punti percentuali fino ad oltre il 24%: dal dollaro australiano (-1,9%) al peso messicano (-5,4%), dalla corona norvegese (-6%) al dollaro canadese (-7,3%), dal rublo russo (-9,3%) alla lira turca (-11%), dal rand sudafricano (-16,9%) al real brasiliano (-24,4%).

Tra quanti sostengono che nel 2016 le valute continueranno a rappresentare un’asset class di grande interesse figura il team di gestione di Anima Sgr. Tenendo conto della divergenza sempre più evidente tra le politiche monetarie delle maggiori banche centrali (moderatamente restrittiva quella della Fed che ha rialzato i tassi dopo nove anni e ancora espansive quelle di Bce e Bank of Japan) ed alla volatilità che continua a caratterizzare i prezzi delle materie prime (importante driver soprattutto, ma non solo, per le monete dei paesi emergenti), le valute potranno offrire spunti interessanti di posizionamento al rialzo o al ribasso. In particolare, per il Team gestionale di Anima, all’interno dei portafogli obbligazionari flessibili, la preferenza resta ferma per le valute legate a Banche Centrali con politiche monetarie più restrittive (ovvero al dollaro USA e alla sterlina inglese) a discapito delle divise dei Paesi con tassi a breve che rimarranno ancorati allo zero (cioè euro, yen, franco svizzero e corona svedese) e dei Paesi produttori di materie prime. Guardando più da vicino le valute emergenti, in vista della stabilizzazione del ciclo economico cinese, la preferenza del Team è per un paniere di valute asiatiche prima contro euro poi contro dollaro e ancora a favore delle valute dei Paesi importatori di materie prime a discapito di quelle dei Paesi produttori.
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