Fed, tutto pronto per il graduale rialzo dei tassi

Le probabilità che la Federal Reserve (Fed) decida oggi di rialzare i tassi di interesse americani dopo quasi dieci anni è molto elevata, quasi scontata.

E, tra gli operatori che si iscrivono nella lista di coloro che si aspettano questa decisione, figura pure Columbia Threadneedle Investments come spiega David Oliphant, Executive Director, Fixed Income della società: “L’aumento stimato di 25 punti base (+0,25%), dovrebbe essere visto come l'inizio di un processo di normalizzazione e non come un’attuazione della politica monetaria restrittiva da parte della banca centrale americana. Le ragioni di questa scelta appaiono chiare. Il tasso di crescita economica e inflazione «core» (vale a dire al netto di alimentari ed energia) sono sottotono con tassi d’interesse vicino allo zero”.

Detto questo, il contesto globale mostra una crescita lenta con pressioni deflazionistiche, e i tassi di interesse negativi rappresentano una componente essenziale della politica economica della BCE: ecco perché la Fed deve avere la massima cura nell’attuare un percorso di allontanamento dalla politica accomodante attuata finora. Una volta effettuato questo primo rialzo, gli operatori di mercato sposteranno l’attenzione su quando avverranno i successivi aumenti, il loro ritmo ed il corretto livello finale dei tassi per questo ciclo economico.

“Allo stato attuale, ci aspettiamo che i tassi americani saranno compresi tra l’1,0% e l’1,25% entro la fine del 2016. Questo presuppone un percorso molto modesto di aumento dei tassi fino al 2%, un livello, quest’ultimo, di gran lunga più basso rispetto ai cicli economici precedenti” conclude David Oliphant.