Contatti

Carlo Benetti

È urgente dotarsi di una adeguata strumentazione intellettuale

3 Dicembre 2015 10:49
financialounge -  Carlo Benetti GAM Paolo Bozzi Paolo Legrenzi politica economica politica monetaria
Il futuro resta naturalmente aperto ed inconoscibile ma il suo profilo dipende sempre in larga misura da ciò che viene fatto nel presente. Lo schianto del 2008 ha messo la parola fine ad un modello di sviluppo che ha dimostrato i suoi limiti ma non si troverà un nuovo modello di crescita con i soli strumenti di politica monetaria. Infatti, come sottolinea Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’Alpha e il Beta del 30 novembre, se è fuori discussione che al momento i banchieri centrali siano gli indiscussi mattatori del gioco economico globale, gli unici a dispiegare soluzioni efficaci nel ritardo della politica, sta a noi e alla politica accettare o correggere una economia fortemente finanziarizzata.

Non è certo responsabilità delle politiche monetarie se fino ad oggi i principali beneficiari delle misure non convenzionali siano stati i detentori di asset finanziari. Solo nell’ultimo periodo, con lentezza, si cominciano ad apprezzare i benefici anche nell’economia reale. Senza politiche economiche altrettanto incisive nel promuovere crescita di prodotto e di produttività resterà arduo il ritorno alla normalità delle politiche monetarie senza provocare disastri tra i debitori, soprattutto tra alcune economie emergenti.

Come sarà il futuro lo decidono in questi giorni anche i delegati alla conferenza mondiale sul clima riuniti a Parigi. La concentrazione di CO2 nell’atmosfera batte nuovi record, il riscaldamento climatico costituisce una minaccia alla sicurezza e al benessere, è una delle cause delle ingenti migrazioni dei popoli. Lo sviluppo è un processo non lineare, il progresso procede a balzi e serve sempre un innesco. Si parla di rischi di stagnazione secolare e di «isteresi» (la reazione ritardata di un sistema a prolungate sollecitazioni), ma se il futuro si costruisce nel presente, allora è urgente dotarsi di una adeguata strumentazione intellettuale per capire il senso di ciò che sta accadendo davanti ai nostri occhi, in modo da orientare le scelte verso la sostenibilità nel lungo periodo.

“Le nuove prospettive, l’urgenza di cambiare il punto di vista per capire le trasformazioni in atto saranno al centro del nuovo Roadshow GAM previsto nel gennaio 2016. Saranno con noi esperti, tra i quali il professor Paolo Legrenzi che potrà ricordare la sua esperienza intellettuale con Paolo Bozzi, il lascito intellettuale di un metodo non convenzionale per affacciarci e capire le nuove frontiere della conoscenza, come i fenomeni straordinari di cui siamo testimoni stanno plasmando quello che sarà il nostro futuro” conclude Carlo Benetti.
Share:
Trending