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Riunione BCE, ecco le indicazioni per gli investitori

4 Settembre 2015 12:35
financialounge -  BCE BlackRock Europa inflazione Mario Draghi quantitative easing Scott Thiel
Il discorso era atteso perché dall’ultima conferenza stampa si sono succeduti eventi capaci di stravolgere gli equilibri dei mercati e delle economie mondiali: dalla svalutazione del renminbi, al crollo delle Borse (prima quella cinese e poi quelle mondiali), fino al nuovo brusco calo dei prezzi delle materie prime e del petrolio più in particolare. Ma ciò che ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa di ieri ha superato le aspettative dal momento che ha affermato, senza mezzi termini, che la BCE è pronta ad adottare qualsiasi misura si renda necessaria per contrastare un ulteriore rallentamento dell’inflazione specificando peraltro che, tra i mezzi a disposizione, non si può escludere un ampliamento (in termini di durata, volumi e ripartizione) del Quantitative Easing (QE).

Nel frattempo, le previsioni degli esperti della BCE sulla crescita del PIL e sull'inflazione della zona euro nei prossimi due anni sono stati tutti rivisti al ribasso. La crescita e l'inflazione sono ora previsti essere per quest’anno, rispettivamente, all’1,4% e allo 0,2%. Il prossimo anno è invece prevista una crescita dell'1,7%, con un aumento dell'inflazione all’1,1% mentre nel 2017 i prezzi al consumo dovrebbero aumentare all’1,7% con la crescita del PIL all’1,8%. Draghi ha inoltre rimarcato che, se il calo dei prezzi del petrolio dovrebbe avere impatti negativi a breve sull’inflazione, nel medio periodo dovrebbe fornire un ulteriore supporto al consumo privato e agli investimenti.

“All'interno della zona euro manteniamo la nostra preferenza per il debito pubblico portoghese e sloveno” ha commentato Scott Thiel, Deputy Chief Investment Officer Fundamental Fixed Income di BlackRock, subito dopo la conferenza stampa di ieri della Banca Centrale Europea. Nell’ambito dei cambi lo strategist rimane invece short (ribassista) sullo yen giapponese contro il dollaro USD mentre nei mercati emergenti è long (rialzista) su un paniere di valute tra cui il rand sudafricano (ZAR), il peso messicano (MXN), le rupie indiane (INR) e le rupie indonesiane (IDR) ma rimane short (ribassista) sul real brasiliano (BRL) dopo che la banca centrale del Brasile ha mantenuto il tasso Selic (Sistema especial de liquidação e custodia, il tasso d'interesse di riferimento adottato in Brasile) invariato questa settimana al 14,25%.

Ora i riflettori sono tutti puntati sul report previsto oggi pomeriggio sui Non Farm Payrolls americani che potrebbero ribaltare i timori di un peggioramento della crescita economica cinese che hanno aggiunto incertezza circa la possibile data di inizio di normalizzazione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti.

“Manteniamo la nostra opinione che la Fed inizierà il rialzo dei tassi quest'anno e siano ancora posizionati per adeguarci ad un appiattimento della curva dei Treasury degli Stati Uniti, tra cui una posizione short (ribassista) o sottopeso nella parte delle scadenze a breve. Il prossimo 17 settembre esiste ancora una possibilità che la Fed avvii il rialzo dei tassi sebbene il mercato stia attualmente dando un probabilità inferiore al 40% a questo evento” rivela Scott Thiel.
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