Nel Porto Rico in default ora manca anche l’acqua

Non bastava il dissesto finanziario, ci si mette anche la siccità e il razionamento dell’acqua. Porto Rico non trova proprio pace. Prima ha subito il primo default della sua storia per non essere riuscito, lunedì scorso, ad onorare il pagamento di un bond da $58 milioni.
Gli Stati Uniti non lo abbandonano e continuano a pompare decine di miliardi di dollari nel piccolo paese per consentire che i servizi essenziali, come la sanità, continuino a funzionare nonostante le casse vuote.

Quello che non possono pompare perché non ci sono acquedotti diretti è invece l’acqua. E una siccità sempre più aggressiva sta costringendo il governo del Porto Rico a un severo razionamento della poca acqua disponibile. Come conseguenza, un giorno ogni tre ben 400.000 abitanti del piccolo territorio resteranno a secco.
La carenza totale d’acqua colpisce il 13% del Porto Rico con un altro 39% in grave difficoltà. In totale soffrono per la siccità circa due milioni e mezzo di persone.
La mancanza d’acqua sta anche costringendo alla chiusura diverse attività economiche, un ulteriore colpo per un paese ormai in recessione da un decennio.