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Antonio Bottillo

Secondo semestre, ecco le trappole e le opportunità

17 Luglio 2015 17:34
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“Lo scenario macro-economico globale presenta diversi fattori di incertezza che potrebbero generare volatilità sui mercati. La nostra struttura multi-affiliates basata su molteplici società di investimento ci permette di individuare opportunità e rischi di ciascuna area geografica e asset class, in modo da costruire un portafoglio coerente con gli obiettivi del singolo investitore e in grado di affrontare diverse fasi di mercato" commentaAntonio Bottillo, Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management, in occasione dell’outlook per il secondo semestre dei mercati tracciato dagli esperti degli investimenti di Natixis Gam.

Per David Herro, CFA®, Chief Investment Officer, International Equities di Harris Associates, per esempio, nel complesso, il contesto macroeconomico globale è piuttosto buono. Non vi sono grossi squilibri a livello mondiale e la fiducia è in graduale ripresa. Gli Stati Uniti, che rappresentano quasi un quarto dell'economia globale, sono in recupero. L'Europa, e forse la Cina, hanno toccato un punto di minimo e ora, lentamente, stanno risalendo. Il mondo emergente non è omogeneo. Sebbene sia difficile intravedere un miglioramento significativo in Brasile e Russia, l'Indonesia e l'India stanno crescendo. Per il manager emerge una sostanziale compressione delle valutazioni a livello globale ma è possibile individuare sacche di valore in Europa e Giappone: entrambe le aree hanno sofferto negli ultimi anni e ora beneficiano del dollaro statunitense forte.

Brigitte Le Bris, Head of Currency & Emerging Markets di Natixis Asset Management, dal canto suo, segnala come, complessivamente, si sia molto lontani da qualsiasi ripresa della pressione inflazionistica. Quindi ritiene che la domanda di prodotti obbligazionari rimarrà molto elevata, soprattutto per quelli caratterizzati da uno spread (extra rendimento rispetto ai governativi dei principali paesi occidentali) consistente. Tra questi, continua a considerare interessanti i titoli governativi emergenti e reputa che i titoli governativi high-yield dei mercati emergenti offrano valore.

“Sono invece maggiormente preoccupata per gli effetti che l’aumento dei tassi avrà sui mercati emergenti in valuta locale e sui mercati valutari. Il dollaro statunitense dovrebbe beneficiare di tale aumento del differenziale dei tassi. Naturalmente, una parte dell’apprezzamento del dollaro è già alle nostre spalle” avverte la manager che poi segnala un altro pericolo: “In qualità di gestori, siamo abituati a far fronte ad eventi di mercato: è il nostro lavoro! Tuttavia, ora ci troviamo di fronte ad una riduzione della liquidità su tutti i mercati, compreso il mercato valutario, che si presume essere il più liquido (le nuove normative sono sicuramente da biasimare in tal senso, ma questo è un altro discorso…). La scarsa liquidità e la crescente volatilità sono nuovi elementi di cui dobbiamo tener conto per i prossimi mesi”.

Matthew Eagan, CFA®, Fixed-Income Manager di Loomis, Sayles & Company, invece, segnala come il ciclo del credito sia in fase avanzata. “Presso Loomis Sayles, riteniamo che il ciclo del credito statunitense si trovi nella sua fase finale. Pertanto, è importante abbassare le aspettative di rendimento delle obbligazioni societarie poiché le loro quotazioni in percentuale sono per lo più al valore nominale oppure al di sopra dello stesso, e gli spread si sono notevolmente contratti rispetto alle prime fasi della ripresa. Ciò nonostante, penso che il settore delle obbligazioni societarie possa costituire una buona fonte di rendimento relativo nella fase iniziale del ciclo restrittivo della Fed, poiché l'economia è ancora in crescita e tende a supportare guadagni e fondamentali creditizi. Pertanto, il mercato delle obbligazioni societarie rimane ragionevolmente interessante. Ma, per quanto riguarda la selezione dei titoli, è meglio non scendere troppo in basso in termini di rating” dice Matthew Eagan mentre David Lafferty, CFA®, Chief Market Strategist di Natixis Global Asset Management, ritiene che gli investitori che giocano d’anticipo, mantenendo una parte di liquidità disponibile e disposti a comprare sui ribassi di breve termine, potrebbero essere ben posizionati per affrontare il 2016.
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