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Mercati Emergenti, focus su peso messicano e bond cileni

18 Maggio 2015 10:12
financialounge -  cile dollaro mercati emergenti mercati obbligazionari valuta locale
Il dollaro americano si è rafforzato da giugno dello scorso anno non soltanto nei confronti delle altre principali valute mondiali (euro, yen e sterlina), ma anche rispetto alla stragrande maggioranza delle divise dei paesi in via di sviluppo. Un trend osservato specialmente dagli investitori internazionali in quanto costituisce una sfida impegnativa per i Mercati Emergenti, sebbene non riproduca più la minaccia che rappresentava in passato.
Innanzitutto, la maggior parte dei paesi emergenti ha abbandonato il regime di cambio agganciato al dollaro e costituito riserve in valuta estera, ed inoltre l’inflazione è generalmente contenuta. In tutti i casi, sebbene tutte le valute emergenti si siano indebolite, l’impatto economico varierà da paese a paese: le economie che dipendono dagli investimenti esteri per finanziare il deficit della bilancia commerciale appaiono più vulnerabili, così come i paesi che hanno accumulato significative passività in dollari negli anni di forte crescita del credito, come la Cina. Ciò detto, i governi di molti Paesi Emergenti sono meno esposti al rischio di disallineamenti valutari fra attività e passività, poiché nell’ultimo decennio si sono rivolti in maggior misura ai mercati in valuta locale per coprire il fabbisogno di finanziamento.

“Le società potrebbero essere più esposte, se si considera che la rapida espansione dei mercati del credito della regione negli ultimi anni è stata trainata dai finanziamenti espressi nella divisa americana” fanno sapere gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (“GSAM”) che poi aggiungono: “Sebbene la maggior parte delle imprese che hanno contratto prestiti in dollari USA abbia anche introiti in questa valuta o sia coperta dal rischio di cambio, alcuni emittenti dovranno assicurare il servizio del debito in dollari attingendo da entrate in valuta locale non coperte dal rischio di cambio”.
Uno scenario complesso dove è indispensabile saper selezionare le valute e le emissioni obbligazionarie per aggiungere valore al portafoglio: “Sul fronte valutario, preferiamo il peso messicano per la sua esposizione alla crescita statunitense. Nei mercati obbligazionari emergenti, evitiamo generalmente i paesi con un forte rischio connesso ai finanziamenti esteri, mentre nel settore delle imprese privilegiamo gli emittenti di alta qualità coperti dal rischio di cambio, fra cui le utility cilene” è l’indicazione formulata dai professionisti di GSAM.
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