E ora Uber consegna anche la pizza

In sordina Uber si sta allargando. Non solo il servizio che fa infuriare i tassisti di tutto il mondo, ma anche le consegne a domicilio. Il sito specializzato TechCrunch riporta che la startup miliardaria californiana avrebbe iniziato già l’anno scorso una serie di test del nuovo servizio, anzi, servizi: UberEATS e UberESSENTIALS, il primo per le consegne di pizza e altri prodotti di ristorazione, il secondo dedicato ai generi di prima necessità. E sarebbe partito anche un servizio di consegna di pacchi chiamato UberRUSH.
TechCrunch dice di aver avuto accesso a documenti che mostrano che Uber sta preparando il lancio delle consegne su larga scala, grazie a una serie di partnership con produttori e distributori. Il sito cita nomi noti come Neiman Marcus, Louis Vuitton, Tiffany’s, Cohen’s Fashion Optical e Hugo Boss. Gli accordi riguarderebbero anche le shopping app su mobile coinvolgendo brand come Bing Bang Jewelry, Phyllis + Rosie, Mack Weldon, Jinsoon, Industry Standard, Outdoor Voices e Negative Underwear.
Interpellata, Uber minimizza e parla di semplici pilot: sperimentare e trovare nuove strade creative per la nostra app è semplicemente la vita di tutti i giorni in Uber. Ma per TechCrunch non si tratta solo di un nuovo esperimento. Uber starebbe realizzando una app separata e distinta rispetto a quella per il trasporto delle persone, dedicata solo alle consegne. Le due app poi potrebbero venire usate da uno stesso autista, dedicato sia al trasporto di persone che di cose, magari in contemporanea. Ci sarebbe anche in circolazione un nuovo manuale che raccomanda agli autisti di Uber di dotarsi comunque di due smartphone per effettuare al meglio i due servizi.