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ASCOSIM

Consulenza finanziaria, motore per lo sviluppo del risparmio

22 Aprile 2015 11:05
financialounge -  ASCOSIM Carla Rabitti Bedogni risparmio gestito
“Gli studi professionali e le società di consulenza indipendente fee only che già operano sul mercato vivono in una situazione di mercato ingessato, in quanto l’assenza di un albo ha bloccato lo sviluppo della categoria. Questo crea una situazione che non permette a moltissimi risparmiatori di avvalersi di un consulente indipendente per carenza di offerta di consulenza. Tali circostanze che ostacolano l’accesso al mercato potrebbero essere oggetto di attenzione dell’Autorità Antitrust” ha dichiarato la presidente di APF (Albo Promotori Finanziari), prof.ssa Carla Rabitti Bedogni, nel corso del proprio intervento al 5o Forum della Consulenza – Ascosim in programma oggi a Milano.
Un discorso all’interno del quale è stato sottolineato come la consulenza finanziaria, che sicuramente è la ragione principale del successo che le reti hanno registrato in questi anni e hanno permesso loro di affrontare la crisi in maniera più solida rispetto alle banche, rappresenti l'elemento fondante su cui si costruisce una relazione lunga e soddisfacente in virtù di tre importanti aspetti: la capacità di interfacciarsi con il cliente, l’abilità di far emergere i suoi veri bisogni e la competenza per condividerli in maniera trasparente.
“Il ruolo della Consulenza nella consapevolezza delle scelte in un mercato-prodotto così complesso diviene fondamentale. L’effettuazione di scelte consapevoli, oltre ad essere un obbiettivo di tutela del risparmiatore infatti, costituisce un elemento essenziale per il buon funzionamento del mercato” ha puntualizzato Carla Rabitti Bedogni per la quale le direttrici che dovrebbero essere seguite per ottenere dei buoni risultati sono sostanzialmente due: “Da un lato accrescere il livello culturale e professionale del consulente in modo che questi possa svolgere al meglio e in maniera sempre aggiornata il proprio lavoro. Dall’altro alimentare la cultura finanziaria dei risparmiatori che devono essere in grado di recepire efficacemente le informazioni fornite dal consulenti e nello stesso tempo rafforzarne la capacità di autotutela”.
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