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Christel Rendu de Lint

Bond High Yield, perché preferiamo gli indici CDS

22 Aprile 2015 10:05
financialounge -  Christel Rendu de Lint credit default swap Fondi obbligazionari High Yield
“Una strategia basata sugli indici CDS (credit default swap) sui bond high yield offre oggi un rendimento del 5,7%, con un posizionamento difensivo sul rischio dei tassi di interesse in quanto gli indici di CDS non hanno duration, una minore esposizione ai rischi legati al settore energetico, e una maggiore liquidabilità dell’investimento: tutti segnali positivi per investimenti con questa strategia” rivela Christel Rendu de Lint, Head of Global and Absolute Return Fixed Income di Union Bancaire Privée (UBP) per la quale, se il quadro generale resta positivo per le obbligazioni ad alto rendimento, con tassi di default a livelli molto bassi, sono comunque da preferire le strategie d’investimento basate sugli indici CDS che, peraltro, stanno sovraperformando le strategie tradizionali sulla stessa asset class.
“Le ragioni che portano a preferire l’esposizione sugli HY tramite gli indici CDS restano valide. Il quadro macro economico è contraddistinto da bassi tassi di default sia in Europa sia negli Stati Uniti: essi dovrebbero attestarsi attorno al 2% sia quest’anno sia il prossimo. Tramite gli indici CDS, gli investitori sono compensati per un tasso di default attorno al 6% annuo per i prossimi 5 anni, escludendo il settore energetico. Questo vuol dire che gli investitori sono più che compensati per il rischio default e che l’asset class resta sottovalutata” puntualizza Christel Rendu de Lint che poi, aggiunge: “Inoltre, gli indici CDS sulle obbligazioni ad alto rendimento sono molto ben diversificati. Di conseguenza, offrono un’esposizione moderata al settore energetico, pari a solo il 3,8%, mentre l’indice rappresentativo del mercato dei singoli titoli obbligazionari HY globali ne era esposto per una quota superiore all’11%, prima della forte discesa del prezzo del greggio”.
Ma c’è di più. A seguito dei tagli del rating subiti di recente, due colossi del calibro della brasiliana Petrobras e della russa Gazprom sono ora membri degli indici globali sui bond cash HY mentre l’indice CDS delle obbligazioni ad alto rendimento USA e quello europeo continuano a non includere questi due emittenti.
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