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Monica Defend

Treasury USA, perché i tassi rimarranno sui minimi

9 Aprile 2015 09:45
financialounge -  Monica Defend tassi di interesse titoli di stato
Da inizio anno al 7 aprile, i tassi di interesse dei titoli di stato USA (Treasury) hanno registrato moderate oscillazioni mostrando comunque una tendenza al ribasso. I tassi a due anni, in particolare, sono scesi dallo 0,68% di inizio anno allo 0,52% mentre quelli dei Treasury decennali sono calati dal 2,17% all’1,92%. Un trend che, secondo alcuni analisti e gestori, potrebbe subire delle modifiche verso l’alto in concomitanza delle attese manovre sui tassi da parte della Fed. Altri asset manager, invece, ritengono che, in ogni caso, possa prevalere un limite al potenziale rialzo.

“Secondo le nostre analisi ci sono vari elementi che ci portano a ritenere che il rendimento dei titoli di stato USA decennali sia destinato a rimanere basso nei prossimi mesi, attestandosi intorno al 2,5%, seppure in un contesto in cui l'economia USA sta raggiungendo la fatidica «velocità di fuga». Infatti, per capire perché secondo noi i rendimenti dei titoli di Stato americani sono destinati e rimanere bassi, nonostante l’economia statunitense stia crescendo a un ritmo sostenuto, i tradizionali metodi di valutazione delle dinamiche dei tassi, essenzialmente basati su fondamentali macroeconomici, potrebbero rivelarsi inefficaci” dichiara Monica Defend, Global Strategist di Pioneer Investments secondo la quale la capacità di prevedere i flussi e le tendenze della domanda e dell'offerta sarà essenziale per comprendere l'evoluzione del mercato obbligazionario nei mesi a venire.

I tradizionali fattori di valutazione come le aspettative su tassi a breve termine, inflazione e crescita del PIL, dovrebbero essere presi in considerazione insieme ad altri fattori tecnici, ad esempio la volatilità del deflatore delle spese per consumi personali (PCE), l'espansione dei bilanci delle Banche Centrali e la domanda estera di obbligazioni denominate in dollari USA. Nell'era del Quantitative Easing (QE), le Banche Centrali dovrebbero assorbire gran parte dell'offerta di titoli obbligazionari in tutto il mondo. Monica Defend ritiene che la scarsità di titoli obbligazionari negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell'Eurozona e in Giappone rappresenterà un fattore globale dominante nel 2015, che probabilmente contribuirà a mantenere i tassi di interesse più bassi di quanto non sia giustificato dai fondamentali puramente economici. Infine, un altro elemento importante da considerare è la dinamica dei flussi: secondo il modello adottato dalla strategist, gli acquisti di Treasury da parte di investitori stranieri, pari in media al 9% del PIL statunitense, potrebbero drenare quasi l'1,5% del rendimento dei titoli di stato USA decennali.
“Collegando tutti questi elementi, fondamentali, flussi e interventi delle Banche Centrali, prevediamo che il rendimento dei titoli di stato USA decennali sia destinato a rimanere basso nei prossimi mesi, attestandosi intorno al 2,5%, sebbene l'economia USA stia crescendo ad un ritmo sostenuto” conclude Monica Defend.
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