Contatti

crediti deteriorati

Sofferenze bancarie, è questo il rebus da risolvere in Italia

4 Marzo 2015 14:07
financialounge -  crediti deteriorati settore bancario sofferenze bancarie
Per rilanciare in modo sostenibile l’economia europea è necessario perfezionare con la massima determinazione la pulizia dei bilanci bancari. Lo ha ribadito ieri Andrea Enria, presidente dell’Eba, l’Autorità bancaria europea, in una audizione presso la Commissione Finanze di Palazzo Madama. Andrea Enria ha spiegato che gli istituti che hanno rafforzato il capitale danno prova di una maggiore predisposizione nel concedere il credito a famiglie e imprese e, proprio per questo, le bad bank si dimostrano decisamente utili. Un discorso che si innesta nel dibattito sull’opportunità o meno di istituire una bad bank nazionale in cui far confluire i crediti inesigibili degli istituti italiani in modo da agevolare i timidi segnali di ripresa economica.
Le sofferenze lorde, in base alle rilevazioni dell’Abi a fine 2014, sono risultate infatti pari a 183,7 miliardi di euro, 2,5 miliardi in più rispetto a novembre 2014 e circa 27,8 miliardi in più rispetto a fine dicembre 2013, segnando un incremento annuo di circa il 17,8%. In rapporto agli impieghi le sofferenze risultano pari al 9,6% a dicembre 2014, il valore più elevato da fine 1996, quando era 9,9%, (8,1% un anno prima; 2,8% a fine 2007, prima dell’inizio della crisi) , valore che raggiunge il 16,1% per i piccoli operatori economici (14% a dicembre 2013), il 16,2% per le imprese (13,3% un anno prima) ed il 6,9% per le famiglie consumatrici (6,5% a dicembre 2013). Con riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni, a dicembre 2014 esse sono risultate pari a circa 84,5 miliardi di euro, in lieve flessione rispetto agli 84,8 miliardi del mese precedente. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente esse sono aumentate di circa 4,5 miliardi (+5,6% l’incremento annuo, in decelerazione quindi rispetto al +23,5% di un anno prima). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato al 4,64% (4,67% a novembre 2014 e 4,31% a dicembre 2013).
Il settore bancario italiano continua insomma a lottare con un’alta percentuale di crediti deteriorati, anche se la situazione è tendenzialmente migliorata. Ma non abbastanza, almeno per la Commissione europea: secondo gli esperti di Bruxelles sulle banche italiane grava il peso delle sofferenze rendendo più difficile l’erogazione del credito il che frena la ripresa economica del paese. Tuttavia, gli stress test della BCE sul credito bancario europeo ha messo in evidenza segnali positivi sia per quanto riguarda le condizioni del credito (leggermente allentate), e sia relativamente ai tassi d’interesse per il credito alle imprese (in diminuzione, sebbene restino più alti rispetto ad altre economie della zona euro).
Share:
Trending