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fondi a cedola

I dividendi della City dovrebbero crescere del 10%

10 Febbraio 2015 15:40
financialounge -  fondi a cedola fusioni e acquisizioni petrolio settore farmaceutico tassi di interesse
In un contesto di mercato dominato da tassi di interesse schiacciati sui minimi storici, gli investitori si rivolgeranno con crescente interesse verso la Borsa. Un trend che dovrebbe favorire in particolare le società che distribuiscono dividendi più generosi.
Ecco perché assume particolare rilevanza lo studio realizzato dalla società di ricerche finanziarie Markit in base al quale nell’anno appena iniziato le 350 maggiori compagnie inglesi quotate a Londra dovrebbero incrementare del 10% circa l’importo delle cedole per i soci.

Tradotto in numeri, significa che complessivamente agli azionisti della City dovrebbero essere liquidati 85,3 miliardi di sterline, cioè circa 109 miliardi di euro. Secondo queste stime il dividend yield medio dell’indice Ftse 100 di Londra dovrebbe attestarsi al 3,62%, al di sopra della media degli ultimi 10 anni (pari al 3,53%). Da notare, come fanno sapere gli analisti di Markit nel loro studio, che l’incremento dei dividendi ordinari per quest’anno dovrebbe essere del 4,4%: quota restante dovrebbe però arrivare ai soci azionisti tramite le cedole straordinarie.
Un esempio significativo in tal senso è costituito dal settore farmaceutico che dovrebbe staccare dividendi ordinari per 10,5 miliardi di sterline ma che a consuntivo liquiderà coupon azionari molto superiori per effetto della tante operazioni di M&A del settore (prima fra tutte quella di GlaxoSmithKline che ha stabilito di trasferire ai propri soci 4 miliardi di sterline extra in seguito dell’operazione di acquisizione della propria divisione oncologica da parte di Norvartis).

Nell’indagine di Markit emergono però anche alcune incognite che potrebbero pesare sul conto finale delle cedole delle società della City. Tra queste spicca il settore oil & gas: secondo gli analisti di Markit, infatti, sebbene il management delle compagnie petrolifere farà di tutto per evitare di intaccare le cedole, qualora il prezzo del greggio continuasse a stazionare sugli attuali livelli per un tempo prolungato, ci potrebbero delineare le condizioni per un taglio del dividendo. Ipotesi questa che però sembrerebbe non essere all’orizzonte dopo la presentazione dei primi bilanci trimestrali e annuali da parte di alcune primarie compagnie petrolifere.
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