Se l’Italia copiasse gli USA nella finanza per l’agricoltura sostenibile

Mentre in Italia l’agricoltura sostenibile come ambito di investimento finanziario stenta a decollare, negli Stati Uniti è già realtà. La società di investimento della Florida Community Capital Management (Ccm), dopo aver già investito 8 milioni di dollari in obbligazioni ad impatto sull’agricoltura, ha annunciato nuovi investimenti in agricoltura sostenibile per 50 milioni di dollari.
“Il fenomeno della agricoltura sostenibile è in crescita e, di conseguenza, gli investitori ad impatto sono sempre più orientati ad aggiungere questo settore al menù di scelta di investimenti che già sono in linea con i loro obiettivi sociali e finanziari”, ha commentato Barbara Vanscoy, responsabile degli investimenti ad impatto a Ccm che ha poi aggiunto: “Anche se ancora relativamente nuove, esistono già opportunità per gli investitori del mercato del reddito fisso per indirizzare i capitali verso gli investimenti che sostengono e alimentano un’economia agricola sostenibile e locale”.

In un rapporto di cinque pagine, Ccm definisce gli obiettivi di un’agricoltura sostenibile: «salute ambientale, redditività economica, e equità sociale ed economica. Questo include la gestione sia delle risorse naturali sia delle risorse umane».
Un piccolo esempio da cui l’Italia può trarre grandi idee per il futuro della sua agricoltura. L’agricoltura sostenibile è infatti una questione erroneamente sottovalutata anche e soprattutto in Italia. Sia come soluzione ai problemi del settore agricoltura nel suo complesso sia come obiettivo di investimenti ad impatto redditizi. La quota maggiore di acqua viene infatti utilizzata proprio nell’industria agricola, l’effetto della carenza si manifesta in misura particolarmente evidente in questo settore e in quelli che da esso dipendono. E quindi l’industria alimentare, le bevande, il retail e il tessile. L’agricoltura sostenibile, invece, sarebbe un driver fondamentale anche per il rilancio del sistema Italia.