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Si riaccendono i motori per i BTP Italia

26 Settembre 2014 09:30
financialounge -  BTP deflazione disinflazione inflazione
È tutto pronto per la settima edizione che già si preannuncia un successo. Stiamo parlando della nuova emissione del BTP Italia, il titolo del Tesoro italiano il cui rendimento è agganciato al tasso di inflazione del nostro Paese.

Il collocamento della settima tranche è programmato da lunedì 20 a giovedì 23 ottobre 2014 e prevede una novità per quanto riguarda gli investitori istituzionali: il MEF (Ministero dell’Economia), competente in materia, ha preannunciato che potrebbe ricorrere al riparto in caso la domanda di questi operatori sia ritenuta eccessiva. L’obiettivo, visto anche che il funding (cioè il rifinanziamento dei titoli in scadenza e per coprire il nuovo deficit) del Tesoro per il 2014 è praticamente già completato, è quello di non collocare nuovi importi “monstre” sul mercato: basti pensare che nelle sei precedenti emissioni del BTP Italia sono stati raccolti circa 87 miliardi di euro.

Per quanto riguarda invece i piccoli risparmiatori, non sarà imposto alcun limite alla domanda di sottoscrizione di nuovi titoli. Per il resto, il Tesoro ha fatto sapere che questo BTP Italia sarà di durata pari a 6 anni (scadenza quindi 2020), liquiderà cedole semestrali indicizzate all'indice FOI dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e assicurerà un “floor” (una cedola) anche in caso di deflazione.
Come mai questo bond governativo ha tanto successo?

Sono diversi gli ingredienti che piacciono. La durata non eccessiva (quattro anni le prime emissioni, sei anni le più recenti), una cedola legata al carovita italiano (a differenza dei BTP-I che invece pagano un coupon in base ai prezzi al consumo europei), un rendimento anche in caso di deflazione.
Ma a chi potrebbe interessare la nuova emissione di ottobre?

Agli investitori che ritengono che più di deflazione si debba parlare di disinflazione (cioè un processo di riduzione strutturale dei prezzi senza tuttavia che questi diminuiscano rispetto all’anno precedente) e che tale fenomeno sia destinato a rientrare nei prossimi trimestri: in questo scenario l’esposizione ai BTP Italia assicurerebbe un interessante contributo positivo alla perfomance del portafoglio obbligazionario.
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