Contatti

imposte

Ritorno dalle vacanze: il momento di saldare i conti del mattone

26 Agosto 2014 11:50
financialounge -  imposte IMU settore immobiliare tasi
Tra fine estate e l’autunno arriva il momento di pagare le tasse sulla casa. Una girandola di date e regole, nella quale non è facile orientarsi.
Una delle poche certezze è che occorrerà rimettere mano al portafoglio a breve. Il ritorno dalle vacanze (per coloro che le hanno fatte) coincide con l’avvicinarsi di una serie di scadenze di pagamento sulla casa. Peccato che il quadro in molti casi non sia ancora del tutto chiaro.

Si avvicina la Tasi
Per quanto riguarda la nuova Tasi, il tributo sui servizi indivisibili previsto dalla legge di stabilità per il 2014, le aliquote definitive per l’abitazione principale si conosceranno entro il 18 settembre. La questione riguarda poco meno di 6mila comuni, mentre in 2mila casi le somme sono già note dallo scorso maggio. Nel caso degli enti più “virtuosi”, l’acconto è stato pagato a giugno, mentre per il saldo c’è tempo fino al 16 dicembre prossimo. Anche se è stata lasciata alle amministrazioni comunali la facoltà di rivedere le decisioni iniziali, con la scadenza fissata per il 10 settembre per la trasmissione telematica delle proprie delibere presso il portale ministeriale affinché esse, entro il giorno 18 settembre 2014, siano a disposizione dei contribuenti.

Entro il 30 settembre, invece, i Comuni dovranno fissare l’ammontare dell’Imu, che ora riguarda le abitazioni di lusso. La stessa scadenza è prevista anche per la fissazione della Tari, il nuovo tributo sui rifiuti che sostituisce la Tarsu.

Quando paga l’inquilino
La Tasi dovrà essere pagata anche dagli inquilini, per una quota che può variare a livello locale da un minimo del 10% a un massimo del 30%. Tuttavia, date le difficoltà di riscossione presso gli inquilini, molti Comuni hanno deciso di applicare il tributo alle sole abitazioni principali, di fatto risparmiando chi vive in affitto. Tuttavia, quando la Tasi è applicata anche sugli “altri immobili”, l’aliquota minima del 10% sugli inquilini scatta in maniera automatica.

Conto più salato rispetto all’Imu
A conti fatti, il conto sarà più salato che in passato. “Tutte le proiezioni ci dicono che la Tasi finirà per pesare sulle tasche degli italiani più dell’ Imu”, spiega il un una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Ma ciò che è davvero grave è che questa tassa inciderà in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio-basso rispetto a quelle con reddito elevato”.
Infatti, per effetto delle minori detrazioni, “chi possiede un’abitazione con rendita catastale modesta si troverà a pagare di più rispetto all’Imu, mentre chi è proprietario di un immobile di prestigio sarà avvantaggiato dalla Tasi rispetto alla vecchia imposta”, aggiunge.
Nei giorni scorsi anche altre associazioni dei consumatori avevano lamentato il salasso: in particolare, secondo Federconsumatori e Adusbef la Tasi costerà in media 231 euro annui alle famiglie italiane. Inoltre, molti di coloro che non pagavano l’Imu grazie alle detrazioni, saranno coinvolti nella Tasi.
Share:
Trending