commissione di gestione
Fondi immobiliari: proroga della scadenza fino al 2017
26 Agosto 2014 10:03
I gestori di fondi immobiliari chiusi e, soprattutto, i sottoscrittori di questi particolari prodotti del risparmio gestito, possono tirare un sospiro di sollievo: grazie alla legge di conversione del decreto Competitività, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 20 agosto e in vigore dal giorno successivo, la nuova scadenza di proroga per i fondi immobiliari retail viene portata dal 2015 a fine 2017.
In particolare, la norma riguarda i comparti immobiliari chiusi che hanno già usufruito di una prima proroga straordinaria e la cui liquidazione scade entro il 31 dicembre 2015: questo nuovo periodo massimo, non superiore a due anni, viene concesso ai fondi quotati in un mercato regolamentato con l’obiettivo primario di completare le dismissioni degli investimenti in portafoglio.
Si calcola che in Italia il patrimonio dei fondi real estate retail in scadenza fino al 2020 ammonti a circa 5 miliardi di euro e coinvolga diverse migliaia di investitori, molti dei quali piccoli risparmiatori, che in virtù di questa proroga beneficeranno di diversi vantaggi.
Innanzitutto, avendo le Sgr più tempo per vendere, ci sarà meno pressione sul settore, evitando che molti immobili finiscano su un mercato ancora convalescente che difficilmente avrebbe potuto assorbire tanta offerta se non a fronte di un forte sconto sul prezzo (con conseguente penalizzazione per i possessori delle quote dei fondi).
Inoltre la legge pubblicata predispone precisi vincoli per le SGR che chiedono la proroga: le commissioni di gestione e di incentivo sono ridotte di due terzi nel periodo di proroga, mentre vengono eliminati i premi sulla vendita.
È tuttavia richiesto un passaggio obbligato.
Per la modifica del regolamento del fondo (che, a sua volta, consente la proroga della data di scadenza), la legge impone il voto dell'assemblea dei partecipanti. Nel caso in cui questo istituto non sia previsto, le Sgr sono tenute a sottoporre la modifica del regolamento del fondo all'approvazione dei partecipanti riuniti in un'assemblea speciale che delibera con il voto favorevole della maggioranza assoluta delle quote dei votanti.
In particolare, la norma riguarda i comparti immobiliari chiusi che hanno già usufruito di una prima proroga straordinaria e la cui liquidazione scade entro il 31 dicembre 2015: questo nuovo periodo massimo, non superiore a due anni, viene concesso ai fondi quotati in un mercato regolamentato con l’obiettivo primario di completare le dismissioni degli investimenti in portafoglio.
Si calcola che in Italia il patrimonio dei fondi real estate retail in scadenza fino al 2020 ammonti a circa 5 miliardi di euro e coinvolga diverse migliaia di investitori, molti dei quali piccoli risparmiatori, che in virtù di questa proroga beneficeranno di diversi vantaggi.
Innanzitutto, avendo le Sgr più tempo per vendere, ci sarà meno pressione sul settore, evitando che molti immobili finiscano su un mercato ancora convalescente che difficilmente avrebbe potuto assorbire tanta offerta se non a fronte di un forte sconto sul prezzo (con conseguente penalizzazione per i possessori delle quote dei fondi).
Inoltre la legge pubblicata predispone precisi vincoli per le SGR che chiedono la proroga: le commissioni di gestione e di incentivo sono ridotte di due terzi nel periodo di proroga, mentre vengono eliminati i premi sulla vendita.
È tuttavia richiesto un passaggio obbligato.
Per la modifica del regolamento del fondo (che, a sua volta, consente la proroga della data di scadenza), la legge impone il voto dell'assemblea dei partecipanti. Nel caso in cui questo istituto non sia previsto, le Sgr sono tenute a sottoporre la modifica del regolamento del fondo all'approvazione dei partecipanti riuniti in un'assemblea speciale che delibera con il voto favorevole della maggioranza assoluta delle quote dei votanti.
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