Contatti

Asia

Idee d’investimento - Obbligazioni - 25 agosto 2014

25 Agosto 2014 09:56
financialounge -  Asia Bill Gross esportazioni Fondi obbligazionari mercati obbligazionari Rajeev De Mello USA
Se il tasso ufficiale neutrale è inferiore al 2% storico in termini reali, e se facilita una normale volatilità degli asset, le valutazioni delle azioni, delle obbligazioni e delle attività rischiose in generale dovrebbero apparire meno artificialmente elevate di quanto alcuni presumono.

È questo il nocciolo della questione secondo Bill Gross, Managing Director di PIMCO nell’articolo “La grande idea è la cosiddetta Nuova neutralità”. La casa d’investimento americana ritiene semplicemente che il tasso ufficiale reale della Nuova neutralità sia più prossimo allo 0% che al 2%: in questo scenario che cosa preferisce o raccomanda PIMCO?
“Fra le alternative di carry disponibili per tutti gli investitori, privilegiamo i premi al rischio di credito e azionario nonché le vendite di volatilità e la porzione intermedia della curva, contrapposta alla semplice esposizione alla duration, anche se dobbiamo ammettere, come abbiamo già fatto, che i tempi d’oro dell’alfa (l’extra rendimento) di tutti i premi al rischio sono ormai alle nostre spalle. Questi ultimi sono troppo ridotti per generare significativi guadagni in conto capitale, e il loro “carry”, anche a fronte di un modesto grado di leva, si attesta in un range del 3-5% annuo” puntualizza Bill Gross.

Un segmento interessante per l’investitore europeo resta poi quello dei bond asiatici: sui mercati obbligazionari di questa area è in atto una ripresa, in larga parte sostenuta dal recupero economico degli Stati Uniti, accompagnata, inoltre, da una lenta risalita delle esportazioni dell’Asia che, pur non avendo ancora raggiunto livelli assimilabili a una vera e propria ripresa, devono fare i conti con una crescita degli Stati Uniti, dell’Europa e del Giappone ben al di sotto della norma.

Per Rajeev De Mello, Head of Asian Fixed Income di Schroders, quando la spesa in conto capitale degli Stati Uniti mostrerà una ripresa più sostenuta, le esportazioni asiatiche inizieranno una vera fase di accelerazione, dato lo stretto collegamento del continente al ciclo economico globale. In molte zone dell’Asia si sta tagliando il costo del denaro, ed è qui che Rajeev De Mello, come spiega nell’articolo “Bond asiatici, le opportunità vanno selezionate” ritiene possa essere trovato valore.

“La Cina ha attraversato una fase di irrigidimento monetario fino a febbraio, ma il Governo ha iniziato ora un accomodamento. Ciò è positivo per le obbligazioni; vediamo opportunità simili anche in India e Indonesia. Tuttavia, ci sono altre economie, generalmente più piccole e più aperte, come quelle di Hong Kong, Taiwan e Singapore, che seguono il ciclo di politica monetaria statunitense. A tal riguardo il nostro timore è che, quando i tassi di interesse risaliranno negli Stati Uniti, l’effetto su tali mercati obbligazionari sarà negativo. Con i rendimenti dei bond ad Hong Kong, Taiwan e Singapore già vicini o persino inferiori a quelli dei Paesi occidentali, detenere tali titoli in ragione dei loro yield è un’opzione poco allettante” argomenta Rajeev De Mello che conclude con una nota positiva sui bond denominati nella divisa di Pechino:

“Per gli investitori europei, il mercato obbligazionario cinese e lo yuan offrono un’opportunità in più per ottenere rendimenti maggiori e una diversificazione valutaria. Dopo un lieve calo a inizio 2014, la moneta cinese si è stabilizzata rispetto al dollaro statunitense, mentre ha ripreso il trend di apprezzamento contro l’euro e la sterlina, sostenuto dalla continua crescita della produttività”.
Share:
Trending