Alto rendimento per le infrastrutture petrolifere USA

Il problema delle nuove fonti di reddito finanziario non riguarda soltanto gli investitori europei ed italiani ma anche quelli statunitensi. Con i tassi dei Treasury USA a 2 anni allo 0,44% e a 10 anni del 2,42%, anche i risparmiatori a stelle e strisce sono alla disperata ricerca di strumenti d’investimento solidi e, al contempo, redditizi. E, dal momento che le azioni di Wall Street sono diventate care (basti pensare che dal minimo del marzo 2009 l’indice S&P500 è quasi triplicato di valore, cioè è cresciuto di poco meno del 200%), la ricerca è diventata davvero affannosa ma non vana.

Tra gli investimenti più gettonati in questo ambito figurano le Master Limited Partnership (MLP). Queste ultime sono entità giuridiche, consentite per la legge USA soltanto nel settore delle risorse naturali, che beneficiano della totale esenzione delle imposte societarie ma che sono obbligate a liquidare ai soci tutto il flusso di cassa generato al netto della quota trattenuta dalla società controllante.

Si tratta di uno speciale veicolo finanziario sempre più diffuso nel segmento delle infrastrutture petrolifere (pipeline) caratterizzate da ingenti investimenti iniziali ma capaci poi di assicurare cash flow consistenti negli anni: si calcola che siano attivi circa 120 MLP in questo settore, molte delle quali quotate pure in Borsa, sottoscritte anche da piccoli risparmiatori attratti dal nuovo boom delle estrazioni petrolifere USA e, soprattutto, dagli alti rendimenti che oscillano in media tra il 7% e l’8%.

Proprio in questo settore c’è da segnalare la mega operazione varata lunedi 11 agosto dalla Kinder Morgan, leader USA delle pipeline petrolifere, che, con un esborso complessivo di 44 miliardi di dollari, ha deciso di rilevare le tre controllate KM Energy Partners, El Paso Pipeline Partners, KM Management. L’obiettivo è quello di crescere ulteriormente garantendo dividendi ancora più generosi: oggi le MLP di Kinder Morgan staccano cedole annue medie intorno al 7% che dovrebbero crescere del 16% l’anno prossimo e del 10% l’anno nel prossimo decennio.