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Idee di investimento - Obbligazioni - 21 luglio 2014

21 Luglio 2014 10:15
financialounge -  Europa Fondi obbligazionari Giordano Lombardo Giuseppe Quarto di Palo High Yield Joost van Leenders mercati obbligazionari Thomas Fahey
“Sulla base del nostro scenario principale, riteniamo che il miglioramento dell'economia globale e la repressione finanziaria in atto da parte dalle banche centrali dovrebbero essere ancora moderatamente favorevoli agli investimenti con componente di “rischio”. Comunque, dato che i rendimenti attesi saranno sempre più bassi per tutte le principali asset class, abbiamo già messo in atto un approccio più difensivo, riducendo la dimensione delle nostre decisioni di investimento senza cambiarne l’orientamento e cioè lunghi di attività rischiose ma con cautela” suggerisce Giordano Lombardo, Group CIO di Pioneer Investments nell’articolo “Attivare il GPS per la navigazione dei mercati finanziari” all’interno del quale sottolinea come sia i titoli di qualità (investment grade) che quelli del comparto speculativo (high yield) conservino una certa attrattiva in confronto ai titoli di Stato, ma il loro potenziale di ulteriore apprezzamento dai livelli attuali appare molto limitato, mentre i rischi di surriscaldamento sono in aumento.

Pertanto i mercati del credito, secondo Giordano Lombardo, meritano di essere maneggiati con cura. D’altra parte i livelli di rendimento sui titoli obbligazionari dell’area Euro sono storicamente su livelli molto bassi: non fanno eccezione a questo fenomeno i rendimenti dei titoli corporate investment grade (IG) e quelli dei titoli high yield che si trovano molto vicini ai minimi di sempre.

Tuttavia, nonostante i livelli raggiunti, Giuseppe Quarto di Palo Head of fixed income di Credit Suisse Asset Management Italy ritiene, spiegandone le ragioni nell’articolo “Un giusto mix di corporate bond e high yield” che entrambe le categorie di obbligazioni continueranno a beneficiare di condizioni estremamente favorevoli nei prossimi mesi.

Tra le case d’investimento che si schierano per un sovrappeso sui titoli ad alto rendimento, sia high yield che emerging markets, figurano anche BNP Paribas Investment Partners e Natixis Global Asset Management.

“Valutiamo positivamente il carry sul debito societario high-yield europeo e sui titoli dei paesi emergenti in valuta locale. Per quanto riguarda i titoli di Stato, non riteniamo opportuno assumere una posizione short in termini di duration sui titoli tedeschi o USA” dichiara Joost Van Leenders di BNP Paribas Investment Partners nell’articolo “Correzione al ribasso per le stime di crescita della zona euro” mentre Thomas Fahey, Senior Global Macro Strategist Loomis Sayles & Company (gruppo Natixis) sostiene, nell’articolo “Fare proprie le occasioni del secondo semestre” che alcuni segmenti dei mercati emergenti stanno mostrando un premio per il rischio interessante, di cui gli investitori potrebbero beneficiare nei prossimi 12-18 mesi, e vede con particolare favore le obbligazioni corporate emergenti denominate in dollari.

"In molti paesi emergenti, i mercati obbligazionari in valuta locale presentano inoltre rendimenti nominali molto elevati, sebbene occorra prestare attenzione ai rischi di cambio" puntualizza Thomas Fahey.
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